L’attività dei fondi di private equity è partita con sprint in questi primi mesi dell’anno, con una nutrita serie di operazioni di investimento e disinvestimento e con parecchi dossier caldi sul tavolo. Non solo. Anche venture capitalist e business angel si stanno dando da fare a tutto vantaggio delle sempre più numerose startup italiane.
In vista della pubblicazione dei dati 2014 del settore in Italia da parte di AIFI il prossimo 20 marzo, BeBeez ha censito 15 dossier allo studio dei fondi e 29 operazioni tra investimenti e disinvestimenti da parte dei fondi di private equity annunciate da fine dicembre a oggi. Le operazioni chiuse dai venture, spesso in coinvestimento con business angel, sono state invece almeno 17.
Ovviamente non si tratta di numeri esaustivi, ma solo delle operazioni ormai pubbliche e di cui BeBeez ha riferito nelle scorse settimane.
Sul fronte del private equity, in generale le operazioni annunciate sono state tutte di dimensioni piuttosto contenute, fatta eccezione per il riassetto Tirrenia-Moby e per il reverse merger di Fila con la Spac Space, che porterà a Piazza Affari lo storico gruppo delle matite colorate.
A proposito di Spac, da segnalare che in questi primi mesi del 2014 altre due Spac hanno annunciato la loro business combination. Si tratta di Ipo Challenger, che ha unito in Italian Wine Brands la Giordano Vini e la Provinco; e di Italian Stars of italy che ha annunciato l’integrazione con il produttore di scambiatori di calore Lu-Ve.
Da segnalare infine lo shopping estero, con parecchi trade sale conclusi da parte di fondi italiani. In particolare, Drogheria e Alimentari è stata ceduta al colosso Usa delle spezie McCormick; LAG, leader nel mercato italiano della focaccia e del pane surgelati, è stato ceduto alla belga Vandermoortele; Izo produttore di vaccini autogeni per animali d’allevamento è stata ceduta a Vaxxinova; infine Energeya, sviluppatore di software per il settore dell’energia, è stato acquistato dal colosso Usa del software Sungard.
Quanto alle operazioni di seed e venture capital, si diceva, sono state almeno 17, con le società target che hanno raccolto nel complesso 29,7 milioni di euro. Del totale, però, ben 10 milioni sono stati raccolti dalla sola Genenta Science, società biotech spin off dell’ospedale San Raffaele di Milano, mentre altri 15 milioni se li sono spartiti in quattro: DoveConviene, Musement, Docebo e D-Orbit. Particolarmente attivi Tim Ventures, LVenture Group e P101.
I dossier aperti, invece, sono per la maggior parte di grandi dimensioni, a partire da ICBPI valutata sino a 2,4 miliardi di euro, per passare da World Duty Free, Grandi Stazioni, Cavalli, Avio Space, Farmafactoring e Drs.