In un mondo in cui è complicato trovare denaro per colpa del credit crunch, anche portare garanzie spesso costa molto caro. La fidejussione, per esempio, è la più classica delle garanzie, ha lo scopo di garantire l’adempimento di obblighi contrattuali e viene richiesta alle aziende nelle occasioni più disparate. E rivolgersi a una banca ha in genere un costo importante. In realtà in molti casi la stessa fidejussione potrebbe essere chiesta a una compagnia assicurativa specializzata, con risparmi significativi. Ma semplicemente molte aziende non lo sanno o non sanno come raggiungere la compagnia giusta.
Spiega Egisto Franceschi, direttore operativo di Banca Sistema: “La fidejussione viene spesso richiesta alle aziende quando si confrontano con la Pubblica Amministrazione. Per esempio quando un’azienda chiede un rimborso Iva o fa domanda per ottenere fondi comunitari. In questi casi, infatti, la PA e l’Unione Europea vogliono essere sicuri che, se un domani per qualche ragione si scoprisse che quell’azienda non aveva i requisiti per ottenere quel rimborso Iva o quei fondi comunitari, allora sia in grado di rimborsare quanto incassato”. Non solo. Continua Franceschi: “Le fidejussioni sono chieste normalmente a un’azienda quando fa richiesta per concessioni edilizie, quando partecipa a una gara d’appalto e quando, una volta vinta la gara, le viene assegnato l’appalto. Oppure, più in generale, quando l’azienda deve comprovare la propria capacità finanziaria”.
Quanto costa la fidejussione bancaria… Già, ma, si diceva, il fatto che un soggetto terzo garantisca di intervenire nel caso di mancato adempimento tra due parti contrattuali, ha ovviamente il suo costo. In genere una banca che offre una fidejussione chiede al proprio cliente di depositare su un conto una quota consistente del valore della fidejussione, che può arrivare anche al 100%, ma che più spesso è compresa tra il 25% e il 50% di quel valore. Non solo. La banca per il servizio si fa pagare una commissione che, a seconda della solidità finanziaria del cliente e quindi del suo rating, può essere compresa tra l’1% e il 2% o anche superiore, all’anno per tutta la durata della garanzia.
… e quanto invece chiede una compagnia assicurativa specializzata. Per contro, spiega ancora il manager di Banca Sistema, “una compagnia assicurativa non chiede il deposito di una somma vincolata su un conto, ma semplicemente un premio percentuale sul valore della fidejussione, che viene pagato in un’unica soluzione. Faccio un esempio. Se un’azienda partecipa a una gara d’appalto del valore di 10 milioni di euro per 5 anni e per partecipare le viene chiesta una fidejussione di un milione, cioè di un valore pari al 10% del valore dell’appalto, allora in media una compagnia assicurativa chiederà all’azienda di pagare un premio pari all’1% del valore della fidejussione e quindi un premio di 10mila euro. Dopodiché, se l’azienda vince la gara, allora deve presentare una fidejussione del valore di 10 milioni. In questo caso la compagnia chiederà un premio pari all’1% di 10 milioni, cioè di 100 mila euro, che viene pagato appunto una volta sola. A differenza di quello che invece chiederebbe una banca, cioè una commissione annuale dell’1-2% sui 10 milioni, oltre al vincolo della liquidità sul conto”. Insomma, una bella differenza, che risiede nel fatto che nella pratica poi queste fidejussioni non vengono quasi mai attivate e quindi il rischio che si prende la compagnia assicurativa è molto contenuto. E il vantaggio finale di tutto questo è, aggiunge Franceschi, che “se un’azienda deve tenere impegnata meno liquidità per offrire fidejussioni, può per esempio partecipare contemporaneamente a più gare d’appalto e quindi lavorare e guadagnare di più”.
Il punto, però, è che individuare, contattare e rapportarsi con compagnie assicurative specializzate in fidejussioni non è banale, perché si tratta in genere di compagnie straniere, soprattutto piccole compagnie anglosassoni. E’ necessario, quindi, farsi intermediare da un broker assicurativo, il quale a sua volta abbia non solo i contatti giusti, ma sappia studiare insieme alle diverse compagnie il tipo di fidejussione migliore per ciascun cliente. Per questo Franceschi spiega: “In Banca Sistema, cogliendo questo tipo di esigenza segnalata anche da molti dei nostri clienti, che lavorano con la PA, abbiamo quindi iniziato di recente a offrire il servizio di fidejussione. Lo facciamo grazie a un accordo stretto con un broker assicurativo specializzato cui potrebbero presto affiancarsene altri. In questo modo supportiamo e agevoliamo i nostri clienti in tutte le procedure necessarie all’individuazione del corretto interlocutore e all’avvio concreto della pratica. Un altro vantaggio dell’ agire in partnership è che in questo modo il broker è in grado di portare una certa massa di lavoro alle compagnie assicurative con le quali si interfaccia e quindi di ottenere condizioni più favorevoli per i clienti.. Banca Sistema inoltre, prima di proporre un’azienda , conduce a sua volta un’analisi preventiva del cliente e della situazione, valutando in anticipo le possibilità che la richiesta di fidejussione possa andare a buon fine , accelerando così notevolmente anche i tempi di delibera a favore del cliente stesso”.