Sono già state chiuse 167 operazioni di m&a in Italia per un valore di circa 10 miliardi di euro da inizio anno, il doppio a livello di controvalore rispetto ai 5 miliardi del primo trimestre del 2017, quando in tutto l’anno i deal di m&a erano stati oltre 800 per un totale di 43 miliardi di euro (in calo dai 58 miliardi di tutto il 2016, per un numero di deal di poco superiore).
I dati, che portano a una proiezione di oltre 70 miliardi di euro di deal chiusi in tutto il 2018 (di cui 63 miliardi già annunciati), sono stati presentati ieri a Milano da Kpmg e Fineurop, in occasione della XIV° edizione degli M&A Awards promossi dgli stessi Kpmg e Fineurop in collaborazione con Aifi e Università Bocconi, con la media partnership di Class Editori, e assegnati da una giuria guidata dal presidente di Borsa Italiana, Massimo Tononi, e composta tra gli altri da dall’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi; dall’amministratore delegato di Fondo Italiano d’Investimento sgr, Carlo Mammola; dal presidente di Aifi, Innocenzo Cipoletta; e dal prorettore dell’Università Bocconi, Stefano Caselli.
Il 2018 sarà un anno ricco per l’m&a italiano, anche perché nel 2017 il mercato è stato caratterizzato da molte grandi operazioni annunciate, ma anche da processi lunghi e complessi di finalizzazione che hanno portato il closing a slittare a quest’anno, come per esempio nel caso della fusione tra Essilor e Luxottica, che da sola vale oltre 24 miliardi, e in quello dell’acquisizione della spagnola Abertis da parte del consorzio Atlantia- ACS-Hochtief, del valore di oltre 18 miliardi.
Tornando ai premi assegnati ieri sera, per la categoria “Italia su Italia” è stato premiato il gruppo cosmetico Intercos, per l’acquisizione di Cosmint, un’operazione che porta alla nascita di uno dei primi operatori del beauty a livello globale con 15 stabilimenti produttivi e 11 centri di ricerca e 5 mila dipendenti per un giro d’affari che si aggira sui 700 milioni di euro di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez).
Per la categoria “estero su Italia” sono state premiate due operazioni, arrivate in finale a parimerito: da un lato quella del gruppo di asset maangement francese Amundi su Pioneer Investments Management (si veda altro articolo di BeBeez) e dall’altro quella del gruppo industriale statunitense Tennant sul produttore di macchine per la pulizia professionale IP Cleaning (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione di Pioneer Investments da parte di Amundi è stata una delle più grandi del 2017 per un controvalore di 3,4 miliardi di euro e ha permesso ad Amundi di diventare il primo operatore del risparmio gestito in Europa, entrando nella top ten del settore a livello globale con oltre 1300 miliardi di asset in gestione. Quanto al deal IP Cleaning, Tennant, comprando la società italiana dal fondo Ambienta per 330 milioni di euro, è diventato uno dei principali produttori europei e mondiali del settore.
Nella categoria “Italia su estero” il premio è andato alla nuova Leonardo, guidata da Alessandro Profumo che torna a fare m&a sul mercato statunitense con l’acquisizione di Daylight Solutions, azienda californiana di eccellenza nel settore delle tecnologie laser. L’operazione, del controvalore di 150 milioni di dollari, consente di integrare una tecnologia innovativa all’interno del core di business di Leonardo dell’elettro-ottica e dei sistemi ad infrarossi.
Infine, il premio speciale “finanza per la crescita” è andato al gruppo Ima, guidato dal presidente e amministratore delegato Alberto Vacchi, leader a livello globale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari. Dal 1999 a oggi l’azienda emiliana ha messo ha segno oltre 25 operazioni di acquisizione, diventando una realtà da oltre 1,5 miliardi di euro di ricavi con una forte proiezione sui mercati internazionali (si veda altro articolo di BeBeez).