I fondi di private equity hanno rallentato l’attività nel 2013, almeno in termini di numero di operazioni (senza contare quelle di venture capital) che, aggiornate allo scorso 20 dicembre, sono scese a 61 dalle 81 del 2012 e dalle 85 del 2011. Il calcolo, riportato da MF-Milano Finanza lo scorso 28 dicembre, è dell’Osservatorio Private Equity Monitor dell’Università di Castellanza, supportato da Argos Soditic Italia, Ernst & Young Financial Business Advisors, Fondo Italiano d’Investimento sgr e SJ Berwin.
Certo, un minimo di accelerazione si è registrata negli ultimi mesi, visto che tra gennaio e fine settembre i fondi di private equity avevano chiuso solo 43 deal, di cui soltanto dieci nel terzo trimestre, tanto che il Private Equity Monitor Index (Pemi), calcolato su base trimestrale a partire dal primo trimestre 2003 (base 100), era sceso a quota 83 punti, al di sotto del minimo fatto segnare nel primo trimestre 2012.
D’altra parte, se è vero che nel 2013 sono state siglate meno operazioni, ce ne sono state parecchie di dimensioni degne di nota. Già i dati del semestre, elaborati da PricewaterhouseCoopers, indicavano infatti, un forte aumento degli investimenti dei fondi per valore rispetto al primo semestre 2012 (+62% da 868 milioni, senza contare l’investimento del Fondo Strategico im Generali).
In effetti in termini di valutazioni aziendali i prezzi stanno crescendo. A dimostrazione del fatto che su operazioni di certe dimensioni la competizione c’è. Secondo i calcoli di Fineurop Soditic, sempre riportati da MF-Milano Finanza, la media delle valutazioni in termini di multiplo dell’ebitda delle società target di m&a l’anno scorso è salita a 8,4 volte dalle 7,3 del 2012, un livello che non si era visto nemmeno nel 2007 (8,2 volte). E considerando solo le operazioni di private equity, il trend è lo stesso, con multipli dell’ebitda saliti a 7,5 volte dalle 6,7 del 2012 per operazioni di management buyout e maggioranze e a 7,7 volte dalle 6,1 per le minoranze.
Come sempre poi ci sono operazioni che sono state siglate negli ultimi mesi del 2013, ma che si concluderanno nel 2014 e che quindi non rientrano nelle statistiche 2013 (né nelle tabelle in pagina), come quelle del Fondo Strategico Italiano (Ansaldo Energia e Valvitalia, ma non quella sui supermercati di Finiper, che non si farà) o quella appena annunciata del fondo svizzero Capvis sui costumi Arena.