Rallenta il leasing nel 2019, ma crescono noleggio a lungo termine e leasing operativo. Lo rileva Assilea – Associazione Italiana Leasing, che il 28 gennaio scorso ha presentato i dati provvisori sul settore durante la conferenza stampa di presentazione di Lease 2020, il salone del leasing e del noleggio che si terrà a Milano il 28-29 aprile 2020 (si vedano qui il comunicato stampa dell’evento e qui i dati di Assilea).
Il direttore generale dell’associazione Luigi Macchiola ha commentato così il rallentamento della crescita del settore: “Il mercato ha scontato l’incertezza sulle forme di finanziamento terze o che accompagnano il settore del leasing (la riapertura della Nuova Sabatini) e la bufera sul settore auto (normative sulle emissioni, blocchi del traffico e incertezza sulla tassa sulle auto aziendali)”.
La responsabile dell’Ufficio studi di Assilea Beatrice Tiburzi ha illustrato che nel 2019 sono stati stipulati 700 mila nuovi contratti, per un valore di circa 28 miliardi di euro, con una flessione del 3,2% nell’anno, sebbene l’ultimo trimestre abbia segnato un’inversione di tendenza con un +9% da settembre. Sono aumentati soprattutto noleggio lungo termine e leasing operativo, balzati appunto sopratutto a partire da settembre. Stabile il leasing finanziario.
A livello di comparti, il leasing di auto costituisce il 50% del mercato (con un aumento delle immatricolazioni di auto ibride ed elettriche); in crescita il leasing strumentale (soprattutto quello di macchinari per agricoltura, foreste e pesca), che ormai rappresenta un terzo dei volumi del settore.
A livello geografico, le prime regioni per lo stipulato leasing sono Lombardia (24,7%), Veneto (13,4%) ed Emilia Romagna (12,1%). Cresce il leasing al Sud Italia (+8,9%), in particolare in Puglia (+14,8%) e Campania (+6,1%). Da segnalare anche la crescita del leasing sulle unità da diporto in termini di taglio medio, soprattutto in Liguria. Tuttavia, i grandi numeri in termini di imbarcazioni sono nel Centro-Sud Italia. In particolare, Assilea ha rilevato un’alta concentrazione al Sud e nelle isole del numero contratti leasing nautica da diporto (37%). Ecco perché “il mercato della nautica di domani è il Sud Italia. Il settore potrebbe crescere se la ricettività portuale fosse maggiore nel Meridione, che a sua volta potrebbe godere dell’indotto sul territorio creato dai turisti e dalla manodopera legata alla nautica”, ha concluso Macchiola.