Lo scorso 13 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 scarica qui il testo del Decreto) che vara la nuova versione della misura battezzata Smart&Start, l’incentivo governativo gestito da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) e introdotto nel marzo 2013 per supportare la creazione di start up (si veda altro articolo di BeBeez).
Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all’estensione geografica (si veda qui la scheda informativa stilata dal Ministero e quella di Smart&Start)
Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start-up innovative , iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.
Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start. Le domande già pervenute proseguiranno il normale iter di valutazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce l’intervento.
Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione.
Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:
- caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
- mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o
- finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Con successiva circolare ministeriale saranno forniti chiarimenti e dettagli in ordine a: requisiti dei piani d’impresa e spese ammissibili; criteri e iter di valutazione; modalità, forme e termini di presentazione delle domande di agevolazione; erogazioni; controlli.