Le 3903 startup e pmi innovative italiane, che a oggi hanno depositato il bilancio 2016, hanno fatturato complessivamente 1,4 miliardi di euro, generando però un ebitda medio negativo del 5,4%. È la prima evidenza dell’Osservatorio startup 2016 Leanus-MF, che verrà presentato domani 22 novembre a Milano, nella sede di Milano Finanza (per iscrizioni scrivere a mfconference@class.it) dai cofondatori di Leanus, Alessandro Fischetti e Stefano Carrara.
Questo dato, da solo, conferma un trend già individuato dalle precedenti edizioni. Sembra ci sia infatti una generalizzata difficoltà a trasformare in modelli di business sostenibili gran parte dei progetti innovativi e difficoltà a incassare i crediti per via del basso potere negoziale nei confronti delle controparti.
Il campione da cui si è partiti è il totale delle 8.759 pmi e startup innovative registrate in Camera di Commercio a fine ottobre scorso. Di queste 6.137 hanno depositato almeno un bilancio e solo 3.903 avevano depositato un bilancio 2016. Stimando le variazioni dei ricavi 2017 delle imprese già esistenti e i ricavi delle neo-costituite, si può prevedere che a fine 2017 il totale dei ricavi di queste 8.759 aziende sarà compreso tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro.
Spesso c’è necessità di un’incubazione di 5 o addirittura 7 anni prima di consolidare l’offerta e affermarsi sul mercato: troppo per le aspettative di imprenditori e investitori con obiettivi di breve termine, ma un tempo fisiologico necessario per consentire una naturale maturazione di una idea imprenditoriale che deve prima consolidarsi e poi progressivamente affermare sul mercato.
Non a caso, tornando ai 3.903 bilanci 2016, delle 54 imprese innovative con ricavi maggiori di 5 milioni di euro, solo 7 sono state costituite dopo il 2013. Di questo totale 351 imprese hanno ricevuto finanziamenti pari o superiori a 100 mila euro e 42 imprese hanno ricevuto risorse finanziarie a titolo di aumento di capitale, oltre il 40% aveva un profilo di rischio fortemente compromesso (patrimonio netto negativo, riduzione capitale sociale, profilo economico-finanziario fortemente compromesso).
Lo studio si è poi concentrato sulle 1226 startup innovative che presentano un bilancio 2016 completo e ha identificato 188 aziende classificabili come Star (imprese in crescita e con elevata affidabilità economico, patrimoniale e finanziaria).
Complessivamente, sul totale di 3903 imprese, solo 180 imprese hanno ricavi superiori ai 500 mila euro e sono cresciute e hanno generato il fatturato, mantenendo un buon profilo economico, patrimoniale e finanziario. Si tratta di aziende che, valutate a un multiplo medio di 7 volte l’ebitda, hanno un enterprise value di circa 395 milioni di euro, contro un enterprise value di circa un miliardo di euro di tutte le 3903 aziende con bilancio 2016 disposnibile, messe insieme.
Di queste 180 aziende top, Leanus ha selezionato le 30 migliori, sulla base dei seguenti criteri: ricavi oltre un milione di euro, ebitda superiore al 3% dei ricavi, variazione positiva dei ricavi rispetto al 2015 e in utile, con Leanus Score superiore o uguale a 5 (indicatore del profilo di rischio complessivo), escludendo le red. Tra i casi di successo sono presenti sia imprese affiancate da investitori istituzionali sia imprese che hanno fatto tutto in casa senza neanche ricorrere al sistema finanziario.