Unicredit offrirà anche l’assicurazione del credito alle aziende clienti, grazie a un accordo firmato nei giorni scorsi con Euler Hermes, il leader mondiale del settore, che proprio giovedì 4 giugno ha presentato presso la UniCredit Tower Hall a Milano la terza edizione dell’International Trade Observatory (si veda qui l’intera presentazione).
Secondo quanto riferito lo da MF-Milano Finanza in edicola dallo scorso sabato 6 giugno, nelle prossime settimane saranno messi a punto due prodotti assicurativi con brand Unicredit studiati ad hoc e gestiti da Euler Hermes che verranno proposti alla clientela corporate della banca per coprire dai rischi l’intero fatturato domestico ed estero.
Certo, l’osso duro sono le piccole e medie imprese che questo strumento lo conoscono ancora poco e che sono in generale restie a pagare un premio per garantire il proprio portafoglio dal possibile default dei clienti. In realtà, però, Michele Pignotti, capo della Regione paesi mediterranei, Africa e Medio Oriente di Euler Hermes, ha dimostrato con i numeri che il costo del premio è inferiore alle spese amministrative che più in generale le aziende non assicurate devono sostenere.
Una ricerca di Format Research su un campione di mille imprese di varie dimensioni ha infatti evidenziato che le giornate uomo per la gestione degli adempimenti amministrativi legati al rischio clientela estera sono per le aziende non assicurate 84 mentre per le aziende assicurate si riducono a 66. Inoltre i costi sostenuti dalle aziende dotate di assicurazione del credito per ridurre il rischio di insolvenza estero consentono un risparmio fino al 35% rispetto alle imprese non assicurate. Infine tra le imprese assicurate il valore aggiunto percepito come più importante all’interno del pacchetto dell’assicurazione del credito è la valutazione preventiva della solvibilità della clientela.
«Le imprese assicurate migliorano la tesoreria e i relativi processi di cash management, ricevono continuamente un supporto di advisoring sulle relazioni commerciali intraprese con i clienti e possono accedere in modo più agevole ai finanziamenti bancari, in quanto l’assicurazione del credito è tra gli asset qualitativi presi in considerazione dal modello di rating del sistema bancario», ha detto ancora Pignotti.
La valutazione preventiva della solvibilità della clientela è un tema particolarmente importante per le aziende che producono all’estro gran parte del loro fatturato e l’export, si sa, è quello che sinora durante questa crisi ha salvato l’Italia. Il trend di crescita delle esportazioni, peraltro, è visto ancora in crescita.
“Quest’anno l’export di prodotti italiani crescerà di 10 miliardi di euro, a quota 481 miliardi, rispetto al 2014 di cui 6 derivanti dall’indebolimento della moneta europea», ha previsto Ludovic Subran, chief economist di Euler Hermes, precisando che “il 75% della domanda aggiuntiva arriverà dai 5 principali mercati e cioé da Germania, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito e Francia e che il 73% della stessa domanda aggiuntiva arriverà da maggiori esportazioni nei settori meccanica, chimica, tessile e agroalimentare”.
In tale contesto, ha detto Alessandro Cataldo, responsabile corporate sales & marketing & deputy country chairman Italy di Unicredit, “assume sempre maggiore importanza strategica l’acquisizione di forme di garanzia utili a incrementare l’accesso al credito. Unicredit è leader nel fornire supporto all’operatività estera delle imprese italiane, attraverso ad esempio servizi di supply chain finance per le attività nei paesi più evoluti, forme più classiche di finanziamento verso i paesi a maggior rischio e nuove forme di incasso internazionale come la Business Payment Obligation lanciata proprio da Unicredit in Italia per la prima volta”.
Cataldo ha aggiunto quindi:”Oggi si aggiunge un importante tassello per stimolare la crescita dell’export italiano: la partnership tra Unicredit e Euler Hermes. Ci poniamo l’obiettivo di ampliare il servizio assicurativo a quelle imprese che desiderano tutelarsi del rischio di mancato pagamento dei propri clienti, costituendo al tempo stesso un utile strumento per le aziende che ambiscono a sviluppare il proprio fatturato”.