ArteOlio Società Agricola srl, pmi innovativa che produce olio extra-vergine italiano partecipata da Verteq Capital e Sici (Sviluppo Imprese Centro Italia) sgr, si è assicurata un finanziamento da 5,3 milioni di euro da Banca Carige e Banco BPM (si veda qui il comunicato stampa).
Per i profili legali dell’operazione di finanziamento Banca Carige e Banco BPM sono stati assistiti dallo studio Greco Vitali Associati, mentre ArteOlio e i suoi soci sono stati assistiti dallo studio Curtis,
Mallet-Prevost, Colt & Mosle.
L’erogazione si inserisce in una più ampia operazione di finanziamento avviata lo scorso agosto 2020 con una prima linea di credito di 5,85 milioni di euro accordata da Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez).
Gli 11,2 milioni di euro raccolti con i due finanziamenti si sommano ai 10,5 milioni di euro in conto capitale raccolti con i round di venture capital chiusi nel 2019 e nel 2020. Ricordiamo infatti la società aveva raccolto un round da 5,5 milioni di euro nel settembre 2019, guidato da Verteq Capital (si veda altro articolo di BeBeez) e che nel dicembre dello scorso anno la società aveva raccolto altri 5 milioni di euro in un round guidato sempre da Verteq Capital e al quale aveva partecipato anche il Fondo Rilancio e Sviluppo di SICI sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
La startup, fondata nell’agosto 2019, ha sede a Grosseto ed è attiva in Toscana, dove ha avviato un progetto di produzione di olio di oliva extra-vergine italiano con modalità e tecniche produttive altamente innovative e tecnologiche, che garantiscono l’ottenimento di un prodotto di primissima qualità, con un utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse agricole. Tutte le risorse raccolte andranno a finanziare lo sviluppo di 500 ettari di terreni in Toscana.
Augusto Lippi e Riccardo Schiatti, rispettivamente presidente e amministratore delegato di ArteOlio, hanno commentato: “Siamo grati a Banco BPM per la rinnovata fiducia e supporto che ci ha offerto e molto
lieti di accogliere fra i nostri finanziatori Banca Carige, il cui contributo prezioso consente ora di
imprimere una forte accelerazione al nostro ambizioso progetto di investire nel territorio toscano e
salvaguardare il made-in-Italy nell’olivicoltura”.