
Ha tanta carne al fuoco Giovanna Dossena con la sua AVM Gestioni sgr, che al momento è in raccolta con ben tre fondi. Uno, già lanciato mesi fa e già con le prime aziende in portafoglio, è Cysero, lanciato in joint venture con l’incubatore Kilometro Rosso presieduto da Alberto Bombassei e focalizzato sulla robotica e la cyber security (si veda altro articolo di BeBeez). Gli altri due sono invece nuovi di zecca. Si tratta da un lato di un fondo di impact investing con focus sull’economia circolare, la formazione e la tutela delle risorse umane; e dall’altro di un fondo che agirà come piattaforma di consolidamento delle eccellenze regionali food italiane.
Non a caso, Dossena ha spiegato a BeBeez: “Credo che questo sia il momento per fondi verticali, specializzati, perché se è vero che l’andamento dei tassi di interesse ha reso il pubblico degli investitori è sempre più interessato al private equity, al venture capital, al private debt e direct lending, è anche vero che non tutti gli investitori sono interessati a investire nelle stesse strategie, non è detto che tutti vogliano diversificare i loro investimenti su più strategie e più settori. Molti investitori, anzi, amano essere consultati e poter essere di supporto in operazioni in cui possono dare un valore aggiunto, che quindi riguardano settori nei quali sono più ferrati. Per questo i fondi generalisti sono oggi meno attrattivi”.
Ecco quindi che tutte e tre le nuove iniziative di AVM hanno dei focus molto definiti. “Per Cysero target degli investimenti sono soluzioni di cyber security applicate alla robotica umanoide. Nel momento in cui infatti un robot svolge attività in uno spazio fisico controllato da intelligenza artificiale e soluzioni di machine learning, è evidente che deve essere protetto da ingerenze esterne in modo da garantire che la prestazione fisica corrisponda a quella stabilita di origine”, ha spiegato Dossena. Il fondo, che ha target 100 milioni di euro, ha sinora raccolto 50 milioni, di cui 20 milioni sottoscritti da Cdp Venture Capital sgr, e ha già in portafoglio FlyingBasket, società che sviluppa UAV (Unmanned Aerial Vehicles), comunemente detti droni, per il trasporto di merci in situazioni e luoghi caratterizzati da elevate criticità; e la startup specialista in cybersecurity 4Securitas. Inoltre Cysero ha partecipato alla costituzione di RoboIT, affiancando l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Pariter Partners (quest’ultima è una holding di investimento che guida il primo e unico syndicate network italiano specializzato sul deep-tech), la multinazionale italiana Leonardo ed Eureka! Fund I – Technology Transfer, fondo di venture capital di Eureka! Venture sgr, specializzato in scienza e ingegneria dei materiali innovativi anche applicati alla robotica.
Quanto al fondo Impact, ha spiegato ancora Dossena, “lo abbiamo lanciato in linea con la nostra caratteristica di benefit company. Si tratta di un veicolo di capitale paziente, con un profilo temporale di 10 anni , ma comunque offre un rendimento interessante agli investitori. L’idea è investire in tecnologie che abbiano un impatto positivo nella soluzione di problemi strutturali della società contemporaneamente a un aumento di efficienza e redditività per le aziende che le utilizzano. Mi riferisco per esempio in generale alla digitalizzazione delle imprese, ma anche alla valorizzazione delle risorse umane, favorendo la possibilità di reimmettere nel mondo del lavoro persone le cui mansioni sono diventare oblsolete. E quindi focus degli interventi del fondo sono anche società che offrono formazione , dove gli investitori del fondo sono anche gli stessi fruitori del servizio oppure coinvestono con il fondo”. Il target di raccolta di questo fondo è di un massimo di 75 milioni di euro e il carried interest per il team di gestione è per una metà condizionato al raggiungimento degli obiettivi di impatto. In attesa del primo closing della raccolta, sono state acquisita dal fondo Talent, attraverso un veicolo bridge, il quale poi venderà le target al nuovo fondo. Tra le partecipazioni che cambieranno controllo c’è per esempio quella nell’Istituto Alberghiero De Filippi di Varese con l’obiettivo di finanziare un progetto di sviluppo dedicato alla formazione scolastica di secondo livello ai professionisti che vogliano crescere, riqualificarsi e che, provenendo da altri settori e/o percorsi di studio, desiderino entrare nella filiera del food. Un’altra partecipazione che passerà al nuovo fondo è anche quella in Themis spa, startup innovativa che ha sviluppato una tecnologia in grado di trasformare qualsiasi rifiuto solido o liquido separandolo in acqua e in parte solida, che a sua volta viene riutilizzata oppure smaltita, ma comunque in volume che è ridotto soltanto al 10% di originario e quindi con minore impatto per imprese inquinanti.
In preparazione poi c’è anche Italian Fine Food, con un target di raccolta di 100 milioni, il cui obiettivo è investire in società di prodotti regionali di eccellenza, dai semi al tech food, e costruire una piattaforma comune che permetta loro la diffusione dei prodotti con tecnologie digitali, mettendo a fattor comune la forza competitiva di imprese che altrimenti resterebbero confinate nelle loro regioni. Ha spiegato Dossena: “La struttura sarà molto flessibile: l’imprenditore potrà restare investito nella sua società oppure vendere alla subholding e reinvestire nel capitale di quest’ultima oppure direttamente nel fondo. Non solo. Gli investitori del fondo possono poi coinvestire nelle singole target. Il concetto è quello del coinvolgimento di investitori-imprenditori, in modo tale che il fondo perseguirà più una strategia di sviluppo reale, piuttosto che finanziaria”
Il fondo nasce al posto di Talent II, successore del fondo Talent, oggi interamente investito e che nel suo portafoglio, oltre alle già citate Istituto Alberghiero De Filippi e Themis, mantiene ancora partecipazioni in Talent Acque (ex Cristallina), la holding che controlla i marchi di acqua minerale Pejo e Goccia di Carnia; Chité, startup di lingerie che ha sviluppato una piattaforma di personalizzazione online; Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione (Sismer srl); e gruppo United spa, specializzato in programmi di pianificazione, realizzazione e rigenerazione di spazi urbani, garantendo consulenza in tutte le fasi della realizzazione, dall’ideazione alla progettazione, dall’analisi dei rischi propri di un cantiere alla sua gestione, dal monitoraggio in remoto alla vigilanza sul posto, dal controllo del rispetto delle norme ambientali fino alla gestione della sicurezza del realizzato.
Un ultimo progetto, questo in perfetta linea con la classificazione di AVM come società benefit, è il lancio del Progetto Musa, una piattaforma online dedicata a chiunque abbia un’idea di business o di rivitalizzazione di un’impresa e che vogliono confrontarsi con investitori-imprenditori i quali faranno un pre-assessmet del progetti senza alcuna spesa.