Eureka! Fund I – Technology Transfer, gestito da Eureka! Venture sgr, ha lanciato Eureka TT srl, una startup innovativa che agirà come società veicolo per conto del fondo nel momento in cui questo decide di investire in progetti proof-of-concept (POC) presentati da team di ricerca di università e centri di ricerca italiani. Eureka TT monitorerà l’avanzamento e i risultati di tali investimenti nel tempo, con i progetti di maggiore successo che potranno essere ulteriormente sviluppati tramite la costituzione di società dedicate (si veda qui il comunicato stampa). Eureka! è stata assistita nella strutturazione della società dallo Studio L&B Partners Avvocati Associati
Stefano Peroncini, amministratore delegato di Eureka! Venture sgr, ha commentato: “Investire nel technology transfer significa per Eureka! dare fiducia a quei team di ricercatori che hanno chiaro quale debba essere il percorso di maturazione tecnologica di un’idea nonché la sua brevettabilità e che vogliono comprenderne anche la realizzabilità imprenditoriale. L’esito di questi investimenti non è scontato: per questo chiediamo la fattiva partecipazione sia dei ricercatori che dell’istituto dentro il quale ha avuto origine il progetto innovativo”.
Massimo Gentili, partner di Eureka!, ha aggiunto: “Siamo un fondo di technology transfer, il nostro ruolo principale è quello di investire su team motivati capaci di accrescere il livello di maturità delle tecnologie sviluppate e costruire dimostratori d’interesse per il mercato. Per valorizzare i risultati della ricerca italiana abbiamo sviluppato un set contrattuale che risolve le principali criticità esistenti in ambito di trasferimento tecnologico e che, di fatto, limitano gli investimenti nei POC. Tra queste, sicuramente la difficoltà di poter sfruttare con certezza la proprietà intellettuale alla base dell’invenzione, così come la definizione di regole chiare per il futuro coinvolgimento dei ricercatori nel percorso imprenditoriale”.
Contestualmente al lancio sono stati deliberati anche i primi tre investimenti che hanno come target i progetti T-Rem3die del Politecnico di Torino, Active Labels dell’Università di Cagliari e PerovSKY dell’Istituto Microelettronica e Microsistemi del CNR per un investimento complessivo di circa 800 mila euro.
T-REM3DIE (Tendon REpair MEdical DevIcE) si pone l’obiettivo disviluppare un innovativo sistema per la riparazione dei tendini. Basato su un dispositivo riassorbibile e un applicatore dedicato, il materiale utilizzato, biocompatibile e bioassorbibile, garantisce sia la necessaria resistenza nella fase di rigenerazione dei tessuti, sia la successiva degradazione del materiale con tempistiche prevedibili in linea con il processo riabilitativo.
Active Label è un’etichetta intelligente, di dimensioni inferiori a 1 cm2 contenente materiali capaci di individuare le variazioni della temperatura nel tempo. Con Active Label è possibile verificare se durante il trasporto/stoccaggio è stato rispettato l’intervallo di temperatura ottimale di conservazione, di un determinato materiale edibile o sensibile alla temperatura. Ciò permette di certificare la qualità e la sicurezza del prodotto confezionato, consentendo anche di ricalcolare la data di scadenza del bene limitando gli sprechi.
PerovSKY traguarda lo sviluppo di celle solari basate sui nuovi materiali a base Perovskite. Il team proponente, utilizzando innovative tecniche di deposizione e trattamento dei materiali, intende superare gli attuali limiti di stabilità e costo delle celle fotovoltaiche basate su Perovskite. Non ultimo, l’innovativa tecnica di deposizione, già protetta con un brevetto, permette la scalabilità dimensionale e la conformabilità del deposito, aprendo la possibilità di ricopertura di grandi aree abilitando nuove applicazioni come quelle relative all’elettronica indossabile o l’integrazione del fotovoltaico in ambito architettonico.
Ricordiamo che il fondo Eureka! Fund I nel dicembre 2020 aveva annunciato il secondo closing della raccolta a 40 milioni di euro, su un obiettivo finale di 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso gennaio il fondo ha raccolto altri 5 milioni di euro dal gruppo Nestlè (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dicembre scorso il fondo ha partecipato al round seed di 600 mila euro condotto da Eye4Nir srl, spin-off del Politecnico di Milano fondata nel 2021, che ha sviluppato una tecnologia in grado di vedere ciò che sfugge all’occhio umano, consentendo di acquisire immagini in condizioni di scarsa visibilità. All’aumento di capitale ha partecipato anche il fondo Poli360, gestito da 360 Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel 2021, a giugno, ha inoltre investito nel riund di serie B di Endostart, società che sviluppa sistemi di colonscopia a bassa invasività: un’operazione da 8,2 milioni di euro condotta assieme al veicolo di investimento torinese Liftt, al Progress Tech Transfer Fund di MITO Technology e a Zcube, il corporate venture capital del gruppo farmaceutico Zambon (si veda altro articolo di BeBeez).