Nuova iniziativa italiana per Exor Seeds, il braccio di venture capital di Exor, la holding della famiglia Angellli-Elkan, quotata Piazza Affari. Exor Seeds, infatti, ha annunciato il lancio di un programma di investimento con focus su startup pre-seed e seed stage offrendo un investimento di 150 mila euro con un processo di diligenza efficiente, condizioni favorevoli ai fondatori e nessun posto nel consiglio di amministrazione (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta della seconda iniziativa lanciata in pochi mesi da Exor sul fronte pre-seed, dopo il supporto a Vento (Venture Originator), programma lanciato nel settembre 2021 da Exor in partnership con Talent Garden, Ogr Torino e Compagnia di San Paolo per selezionare 30 giovani aspiranti imprenditori che saranno retribuiti per realizzare startup innovative con un percorso full time di 4 mesi al fine di portare sul mercato aziende tech scalabili che rispondono a sfide lanciate da grandi imprese che supportano il progetto, quali Telepass, Reply e UniCredit (si veda qui il comunicato stampa). La selezione è terminata lo scorso 31 gennaio e durante la giornata conclusiva dell’Investor Day di Exor, a inizio giugno del 2022, le startup saranno presentate a una platea di business angel.
Exor sta puntando molto sul venture capital, in relazione a tutte le varie fasi di sviluppo delle aziende italiane e internazionali, da quella pre-seed a quella di unicorno. In totale nella seconda metà del 2021 il gruppo ha incrementato l’investimento in Exor Seed di 119 milioni di euro, mentre in tutto il 2021 l’incremento degli investimenti in Exor Seeds è stato di ben 241 milioni di euro, con un NAV del portafoglio di Exor Seeds che è salito a 489 milioni di euro a fine 2021 dai 114 milioni di fine 2020 (si veda qui il comunicato stampa sui conti 2021 di Exor).
Tornando all’ultima iniziativa seed annunciata, più nel dettaglio Exor supporterà i giovani fondatori nello sviluppo di attività nuove e dirompenti con l’obiettivo di sbloccare il vasto potenziale del crescente ecosistema tecnologico italiano, consentendo al Paese di svolgere un ruolo commisurato alle dimensioni della sua economia e attingere al suo profondo pool di talenti.
Diego Piacentini, presidente di Exor Seeds, ha commentato: “La velocità conta negli affari? Dipende, ma è sicuramente importante quando si tratta di finanziare iniziative imprenditoriali in fase iniziale. E la velocità deve essere unita all’accettazione del rischio del fallimento perché è questo mix di coraggio ed energia che produrrà i prossimi unicorni italiani. Questo è qualcosa che mancava al sistema imprenditoriale italiano ed Exor Seeds mira a cambiarlo”.
Noam Ohana, amministratore delegato di Exor Seeds, ha aggiunto: “L’ecosistema delle startup in Italia è dove si trovavano i principali paesi europei 5-7 anni fa e vediamo questo momento come un punto di svolta. Gli atteggiamenti e le ambizioni stanno cambiando. La qualità dei fondatori che sosteniamo è impressionante. Invitiamo tutti i fondatori italiani che si stanno orientando verso una grande visione a mettersi in contatto con noi”.