La fondazione Enea Tech è ormai pronta a investire il suo fondo dedicato al trasferimento tecnologico. Dopo aver completato il team di investimento lo scorso dicembre, infatti, a inizio gennaio ha siglato un accordo di collaborazione con il CNR e i suoi 88 istituti di ricerca, finalizzato alla valorizzazione della ricerca scientifica e delle tecnologie innovative, favorendo l’investimento in iniziative di trasferimento tecnologico (si veda qui il comunicato stampa) e nei giorni scorsi ha stretto tre partnership con Fondazione Bruno Kessler (FBK), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Human Technopole (HT) con l’obiettivo di collaborare a progetti per il trasferimento e la valorizzazione di tecnologie e soluzioni sviluppate nelle strutture dei tre centri di ricerca (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che nell’agosto 2020 il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto di approvazione dello statuto della Fondazione Enea Tech, che gestirà il primo fondo italiano di matrice pubblica dedicato al trasferimento tecnologico, che avrà una dotazione iniziale di 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), la cui costituzione era stata prevista dall’art. 42 del Decreto Rilancio (si veda altro articolo di BeBeez). Nel testo della norma si legge che le risorse sono “volte a favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione”; in particolare il comma 3 dell’art. 51 autorizza il Ministero dello sviluppo economico, a valere sulle disponibilità del Fondo per il Trasferimento Tecnologico, a intervenire attraverso la partecipazione indiretta in capitale di rischio e/o di debito, anche di natura subordinata.
Più nel dettaglio, Enea Tech opera in stretta collaborazione con centri di ricerca, università, startup e pmi innovative, spin-off, pmi e grandi imprese e gli investimenti e gli interventi di Enea Tech prevedono l’impiego di strumenti di venture capital, blended finance, grant e contratti di procurement indirizzato.
Con la firma del Ministro Stefano Patuanelli nel novembre 2020 del decreto di nomina del presidente Anna Tampieri (direttore dell’Istec-CNR-Istituto di scienza e tecnologia dei materiali del Cnr) e dell’amministratore delegato Salvo Mizzi (già addi Invitalia Ventures sgr), la Fondazione EneaTech è diventata operativa (si veda qui il comunicato stampa).
Poco prima di Natale, Enea Tech ha poi completato la composizione del team di investimento con l’ingresso di Diva Tommei, PhD a Cambridge in bioinformatica e imprenditrice, che ha lasciato la direzione di EIT (European Institute of Innovation & Technology) Digital Italia per il ruolo di investment director del verticale Information Technology (si veda qui il comunicato stampa). Il team di investimento Enea Tech è articolato in quattro verticali. Le altre tre sono: Green, Energy e Circular Economy, guidata da Stefano Bernardi, talento di ritorno dopo diversi anni in Silicon Valley, esperto di venture capital, startup e investimenti green, orientati dalla grande sfida del Climate Change; Healthcare Technology, guidata da Chiara Giovenzana, PhD in bioingegneria, scienziata e imprenditrice con esperienza internazionale, alumna della Singularity University di cui ha curato la community globale; e Deep Tech, guidata da Alessandro Aresu, grande esperto di geopolitica e investimenti tecnologici strategici, studioso del rapporto tra capitalismo e sviluppo tecnologico, già consigliere dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Tornando all’accordo siglato nei giorni scorsi con i tre centri di ricerca, Enea Tech opererà con ognuno dei tre partner attraverso team di lavoro congiunti per le attività di analisi e la valorizzazione di tecnologie di comune interesse sviluppate nei tre centri di ricerca. Inoltre, saranno avviate collaborazioni e progetti per iniziative imprenditoriali di interesse di Enea Tech, per la valutazione di potenziali opportunità di investimento o go-to-market. FBK, IIT, HT si occuperanno anche della due diligence tecnologica e del supporto scientifico, per possibili investimenti di Enea Tech. Inoltre, la collaborazione riguarderà anche l’identificazione e l’eventuale valorizzazione delle attività di ricerca nell’ecosistema italiano nei settori green, energia ed economia circolare, healthcare technology, deep tech, Information Technology.
Anna Tampieri, presidente di Enea Tech, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di avere siglato questi accordi con istituzioni di riconosciuta eccellenza italiana ed internazionale e consapevoli che la conoscenza è il vero motore dello sviluppo culturale, tecnologico ed economico della società, siamo certi di avere i migliori compagni di viaggio in questa impresa volta alla ripresa economica e al rafforzamento delle filiere industriali del nostro paese verso un progresso consapevole e sostenibile”.