
Alokino Gelato, società di Los Angeles cofondata da italiani che produce gelato da ingredienti a base vegetale, ha chiuso nel gennaio scorso un round pre-seed da 500 mila euro. Lo hanno sottoscritto business angel italiani e alcune società, tra cui Key Capital, investment company milanese specializzata nel finanziamento e nel supporto di idee imprenditoriali nelle fasi di avvio e primo sviluppo.
Attualmente Alokino Gelato sta valutando di estendere il round, vista l’alta richiesta. La startup inoltre punta a chiudere entro fine anno un secondo round, stavolta di serie A. Lo hanno annunciato a BeBeez il socio Federico Parma e il cofondatore Michele Bartyan. Quest’ultimo è anche partner e cfo del servicer italiano GMA, oltre che socio ed export manager della società produttrice di macchinari per gelati Telme, che appartiene alla sua famiglia.
Alokino Gelato è nata da un’idea dell’imprenditore seriale Riccardo Pozzoli, che è stato cofondatore e ceo di The Blonde Salad, blog dell’imprenditrice digitale Chiara Ferragni e presidente e cofondatore di Chiara Ferragni Collection. Attualmente Pozzoli è partner e advisor della app di social shopping Depop, cofondatore e membro del Cda del ristorante digitale Foorban; partner e advisor della startup della riforestazione Treedom e dell’agenzia Digitazon, consulente negli ambiti marketing e digitale di Luxottica.
L’idea di creare Alokino risale al gennaio 2020, quando Pozzoli viveva ancora a Los Angeles, mentre ora si è trasferito a Milano. Proprio all’ombra della Madonnina nel 2018 gli è stato presentato Bartyan, con cui ha cofondato Alokino. La società è nata ufficialmente nel gennaio scorso, dopo che è stato versato il capitale iniziale da parte dei diversi soci cioè lo stesso Parma (investment manager di Delirus Holding e investor relator della startup direct to consumer del settore moda La Semaine Paris), Bartyan, Carlo Saltarelli (ceo), Elsa Assumine e Manuele Presenti (lo chef di Alokino). Quest’ultimo proviene da una famiglia di gelatieri proprietaria della Chiccheria a Grosseto ed è titolare di quote di un’altra gelateria La Chiccheria in Sardegna. Presenti inoltre ha aperto la Gelato Naturale Academy in provincia di Grosseto e lavora con Telme, che fornisce i macchinari per gelati ad Alokino. “Non esiste nessun altro soggetto al mondo che ha il fornitore di macchine in casa, per cui Telme dà alla startup potenziale di crescita, prezzi competitivi e relazioni con altri fornitori”, ha spiegato Bartyan.
Il gelato Alokino è preparato con ingredienti naturali, senza conservanti e coloranti artificiali. Il prodotto risulta quindi di alta qualità e meno dannoso per il pianeta. Oltre il 50% del mercato mondiale è negli Stati Uniti. “Hanno un approccio più etico al cibo e una temperatura più favorevole al consumo di gelati, in particolare la California”, ha precisato Parma. Ecco perché l’obiettivo di Alokino nei suoi primi 2 anni di vita è espandersi in città come Austin, Miami, San Diego, New York. “Ma non escludiamo un debutto in Europa, in paesi come Gran Bretagna, Austria e Germania. Milano potrebbe essere città interessante, ma non è nei nostri piani di espansione di breve o medio termine”, ha concluso Parma.