BeDimensional spa, startup deeptech che produce grafene e altri cristalli bidimensionali, ha completato un terzo round di investimento da 5 milioni di euro guidato da Eureka! Venture sgr, attraverso il fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer (si veda qui il comunicato stampa).
EUREKA! Venture sgr è stata assistita dal dipartimento di Emerging Company e Venture Capital di LCA Studio Legale. La società è stata invece assistita dallo studio DFGS di Bergamo.
Ricordiamo che lo scorso febbraio, BiDimensional aveva completato un secondo round di investimento di Serie B da 10 milioni di euro guidato da Cdp Venture Capital sgr, attraverso il suo Fondo Evoluzione, al quale hanno partecipato anche Novacapital ed ENI Next , il corporate venture capital del gruppo ENI con sede a Boston (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2016 come spin-off dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova dagli scienziati Vittorio Pellegrini, Francesco Bonaccorso e Andrea Gamucci, la società aveva raccolto un precedente round a fine ottobre 2018, sottoscritto allora da Pellan Italia di Achille Costamagna e C. sapa, società pavese attiva nel settore agricolo, nella produzione di macchine da precisione, nell’immobiliare e nel tessile, che aveva investito 18 milioni nella società (si veda qui il comunicato stampa di allora). Pellan aveva così affiancato nel capitale della startup il gruppo genovese Camponovo, che nell’aprile dello stesso anno aveva sottoscritto un precedente round da 2 milioni di euro, acquisendo una quota del 51%.
A oggi il gruppo Campnovo non risulta più tra i soci, e il capitale, prima dell’ingresso del nuovo socio, risultava così distribuito: il 43,83% a Pellan Italia, i tre fondatori, Bonaccorso (14,17%), Pellegrini (14,17%), Gamucci (4,05%), Cdp Venture Capital sgr (11,89%), Novacapital (7,13%), Eni Next (4,75%).
BeDimensional mira a rivoluzionare l’industria manifatturiera con l’utilizzo del grafene e dei cristalli bidimensionali per offrire soluzioni innovative alle imprese. Nel 2021, la società ha fatturato 1,3 milioni di euro, con un ebitda negativo di 2,6 milioni e un debito finanziario netto di altrettanti 2,6 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Questo nuovo investimento consentirà a BeDimensional di accelerare lo scale-up industriale, avviato in precedenza con l’ingresso nella società di Pellan Italia, e soprattutto a validare commercialmente l’impiego dei cristalli 2D come additivi in prodotti industriali innovativi, quali ad esempio batterie di maggiore durata e lubrificanti dalle caratteristiche uniche, nuovi polimeri ad alta resistenza all’impatto o membrane riscaldanti per applicazioni tessili.
Ricordiamo che i fondatori di BiDimensional hanno più di 15 anni di esperienza nel mondo dei materiali bidimensionali (2D) a pochi strati atomici (<10). Questi materiali, tra cui in particolare il grafene, sono attualmente applicati da BeDimensional in tre aree: rivestimenti e compositi multifunzionali; energia; lubrificanti, anche attraverso partnership con aziende quali VARTA nel settore batterie ed ENEL GP per il fotovoltaico. Il processo di produzione è brevettato e la caratteristica distintiva è la sua capacità di produrre un’ampia gamma di materiali 2D. La società in totale ha un portafoglio completo e articolato di 12 famiglie brevettuali.
“Con l’ingresso di Eureka! possiamo accelerare il nostro percorso di industrializzazione della tecnologia di produzione dei cristalli bidimensionali”, ha detto l’ad Pellegrini. Che ha aggiunto: “Nel 2024 sarà pronta nella nostra sede Genovese la prima linea industriale al mondo capace di produrre grafene e nitruro di boro bidimensionale sulla scala delle tonnellate all’anno. La qualità e prezzi dei nostri materiali 2D che ci pongono in una posizione unica nel nascente mercato globale dei cristalli 2D il cui valore crescerà significativamente entro i prossimi 5-7 anni e che rivoluzionerà numerosi ambiti applicativi in cui BeDimensional è già in grado di offrire soluzioni innovative”.
“La tecnologia e le competenze degli scienziati di BeDimensional rappresentano un approccio unico nella produzione di grafene e di altri cristalli bidimensionali in grado di rivoluzionare i tradizionali metodi produttivi dell’industria manufatturiera. L’ingresso di Eureka! Fund in BeDimensional risulta particolarmente in linea con la tesi generale di investimento del nostro fondo di Technology Transfer, destinato a valorizzare la ricerca scientifica italiana più innovativa in ambito advanced materials”, ha concluso Stefano Peroncini, ad di EUREKA! Venture sgr.
Ricordiamo che a fine 2022 il portafoglio di Eureka! Fund I- Technology Transfer e BlackSheep Fund, entrambi gestiti da Eureka! Venture sgr, specializzata in deep science investment e digital tech investment, ha raggiunto quota 27 investimenti tra startup, imprese innovative e progetti proof of concept, per un totale di 30 milioni di euro investiti e per un valore aggregato della produzione di circa 30 milioni di euro, un totale di oltre 330 dipendenti e collaboratori e più di 50 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze. I capitali investiti nelle società in portafoglio hanno poi generato un effetto leva, grazie a coinvestitori, anche internazionali, pari a 1,6 volte quanto investito da Eureka! Fund e BlackSheep Fund (si veda altro articolo di BeBeez).
Eureka! Fund I – Technology Transfer ha sinora effettuato 20 investimenti, oltre a due follow-on: Phononic Vibes, attiva sui metamateriali per la riduzione del rumore e delle vibrazioni (si veda altro articolo di BeBeez) e Caracol, azienda lombarda specializzata in servizi avanzati di stampaggio in 3D, che opera con tecnologie di Large Robotic Additive Manufacturing al servizio di industrie quali l’automotive, l’aerospazio e il design, che ha chiuso un round di investimento da 10,6 milioni di euro a cui hanno partecipato, insieme ad Eureka!, CDP Venture Capital sgr, Neva sgr e Primo Space Fund (si veda altro articolo di BeBeez).
L’sgr a fine 2022 ha consolidato il superamento della soglia dei 100 milioni di euro di raccolta complessiva per i suoi fondi, già raggiunto a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez), di cui il 56% riconducibile a soggetti istituzionali quali European Investment Fund e CDP Venture Capital sgr e il 21% proveniente da corporate industriali, tra cui A2A, Nestlè, SAES, Umbra Group, Calzedonia, Jakala e Banca Sella, oltre a importanti family office, HNWI e team di investimento dei fondi.
Ricordiamo infine che Eureka! Fund I- Technology Transfer nel dicembre 2020 aveva annunciato il secondo closing della raccolta a 40 milioni di euro, su un obiettivo finale di 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2022 il fondo ha poi raccolto altri 5 milioni di euro dal gruppo Nestlè (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a BlackSheep, ha un target di raccolta di 70 milioni di euro con un hard cap posto a 100 milioni. Il primo closing della raccolta, a poco meno di 40 milioni di euro, era stato raggiunto nel settembre 2021, grazie all’impegno di Cdp Venture Capital sgr, tramite il fondo di fondi VentureItaly, e al fondo di coinvestimento del Ministero dello Sviluppo Economico, a sua volta gestito da Cdp Venture (si veda altro articolo di BeBeez).