E’ stato annunciato ieri ufficialmente l’investimento della Banca Europea degli Investimenti nel Fondo Italia Venture I, gestito da Invitalia Ventures sgr (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione era attesa da qualche mese (si veda altro articolo di BeBeez)
L’investimento, che è di 21,65 milioni di euro, è stato sottoscritto dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco e da Salvo Mizzi, amministratore delegato di Invitalia Ventures sgr, la società di gestione di fondi chiusi controllata da Invitalia, l’Agenzia del Governo guidata da Domenico Arcuri.
Con questa sottoscrizione, dopo quelle già registrate da MISE/Invitalia, dal gruppo americano Cisco, da Fondazione di Sardegna e dal gruppo Metec, si chiude la raccolta del fondo, che arriva a una dotazione di circa 87 milioni di euro.
Il fondo in poco meno di due anni ha già investito in 16 startup e pmi innovative, impegnando 11 milioni euro con un valore totale degli investimenti di 33 milioni, grazie al meccanismo di coinvestimento con investitori privati, nazionali e internazionali, basato su un mix di capitali pubblici e privati.
L’ingresso della Bei nel Fondo di Invitalia Ventures segna la volontà dell’istituzione europea di dare una spinta allo sviluppo del venture capital in Italia, paese che rimane ancora in posizione marginale rispetto ai suoi partner europei: i dati 2016 indicano che in Francia sono stati investiti in startup 2,7 miliardi di euro; in Germania 2 miliardi di euro; in Spagna 600 milioni di euro; in Italia solo 180 milioni di euro. Inoltre, i primi dati 2017 (gennaio-settembre) segnano un -30% rispetto all’anno precedente.
Scannapieco ha detto: ”Il venture capital serve a far crescere le startup, anche perché il credito bancario è troppo rischioso per loro. Ma l’Italia è ancora in fondo alla classifica per questo tipo di investimenti. E’ necessario creare un vero e proprio ecosistema a sostegno delle startup anche attraverso la partecipazione della Bei a fondi pubblico-privati”.