di Veronica Soriano
Rubber Conversion, startup attiva nel riciclo della gomma da prodotti e scarti, ha chiuso un round di investimento da 2,5 milioni di euro (si veda comunicato stampa) guidato da CDP Venture Capital sgr, tramite il Fondo Evoluzione, e da LIFTT (la holding operativa che investe in Venture Capital fondata da Stefano Buono), affiancate da Enet Energy, società svizzera attiva nel settore dell’energia e delle materie prime e da un gruppo di angel investor internazionali. Il round è stato curato da AG innovation, specializzata nella consulenza strategica a start up e PMI innovative.
Rubber Conversion è nata nel 2017 a Cerea (Verona) per iniziativa di Francesco di Pierro nell’ambito del gruppo Innovando, società specializzata nella gestione dei rifiuti industriali, che è il primo operatore indipendente e il terzo assoluto in Italia nei servizi di gestione dei pneumatici fuori uso, di cui di Pierro è Business Development Manager.
Le aree di business principali sono il riciclo di scarti di produzione e la fornitura di mescole devulcanizzate partendo da riciclati da pneumatici fuori uso in diversi settori industriali come: pneumatici, sportswear e scarpe, componentistica automotive, protezioni nel settore sportivo. Permettendo il riutilizzo di materie prime e favorendo la circolarità del ciclo produttivo, Rubber Conversion rappresenta un attore importante della sostenibilità, recuperando scarti altamente inquinanti.
I numeri sono ancora molto piccoli. Il fatturato nel 2020 è stato di soli 150 mila euro. con un ebitda negativo per 70 mila (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Tuttavia il mercato della gomma riciclata è in costante crescita, con un fabbisogno europeo di circa 200mila tonnellate all’anno e un trend destinato a quintuplicare nei prossimi 25 anni. A guidarne la crescita saranno soprattutto le nuove normative europee e internazionali, che incentivano una gestione integrata del fine vita prodotto nell’ottica di una maggiore sostenibilità. Oggi la produzione europea annua di rifiuti di produzione dell’industria di trasformazione della gomma supera le 150mila tonnellate, che possono essere destinate al riuso anziché allo smaltimento o recupero energetico. Rubber Conversion è attiva in entrambi i settori, sia fornendo soluzioni per il ciclo chiuso attraverso il recupero degli scarti, sia producendo – a partire da feedstock di prodotti post consumer come polverini e granuli da pneumatici fuori uso – mescole devulcanizzate che ritengono gran parte delle proprietà statiche e dinamiche della materia prima originale.
Ha commentato di Pierro “Siamo molto contenti della positiva chiusura di questo round di finanziamento che conferma la nostra strategia tesa a diventare un attore importante in grado di abilitare strategie ancora più sostenibili per la progettazione di materiali e la gestione degli scarti di produzione per il settore della gomma. Grazie ai nuovi capitali potremo potenziare la capacità produttiva, anche per applicare nuovi modelli di business e crescere in nuovi mercati, evolvere ulteriormente la tecnologia, sviluppare la gamma prodotti e rafforzare il team”.
Giovanni Tesoriere, ceo di LIFTT ha commentato “Da tempo abbiamo individuato nella proposta di Rubber Conversion un enorme potenziale. Le sue innovative soluzioni tecnologiche proprietarie si inseriscono infatti perfettamente in una direttrice fondamentale per l’economia prossima ventura: la circolarità del ciclo produttivo e il riutilizzo delle materie prime, in un momento in cui queste ultime si apprestano a diventare sempre più rare e, quindi, sempre più costose. Un’idea di business basata sulla sostenibilità e sull’impatto sul territorio che coincide esattamente con la nostra vision”.
Per Enrico Resmini, ad e direttore generale di CDP Venture Capital, “la tecnologia sviluppata da Rubber Conversion rappresenta una best practice dell’innovazione sia in termini di sostenibilità ambientale sia di ottimizzazione del costo della materia prima che oggi è fortemente critico” commenta Enrico Resmini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital. “Contribuire alla crescita di un’eccellenza italiana della circular economy in linea con i parametri ESG rappresenta per noi motivo di grande soddisfazione”.
Ricordiamo che LIFTT, holding italiana di venture capital presieduta dallo scienziato e imprenditore Stefano Buono, a febbraio di quest’anno ha incassato un round da 12 milioni di euro, sottoscritto da Azimut e alcuni importanti investitori privati e family office, oltre che dai soci già parte attiva del progetto (si veda articolo di BeBeez). L’operazione è avvenuta a poco meno di un anno di distanza dalla chiusura del round precedente da 20,9 milioni di euro nel marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round era stato sottoscritto da ben 107 investitori tra cui Fondazione San Paolo (azionista di Liftt assieme al Politecnico di Torino) e Fondazione CRT, che avevano investito rispettivamente 3 e 2 milioni di euro.
Quanto a Cdp Venture Capital (la ex Invitalia Ventures sgr) nel marzo dello scorso anno ha lanciato il Fondo Evoluzione, con una dotazione di 100 milioni di euro, sottoscritta da Cdp Equity (si veda articolo di BeBeez). ll veicolo non era tra i sette annunciati nel giugno 2020 in occasione della presentazione del piano industriale al 2022 di Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Ma da allora i programmi si sono evoluti e nel frattempo i fondi operativi sono aumentati di numero.