WeBravo srl, digital company fiorentina più nota come Bravo Savings Network, specializzata in digital couponing e affiliate marketing, partecipata dal fondo Small Cap di Xenon Private Equity, ha acquisito il 100% di CheBuoni srl, uno dei principali operatori di lead online, attivo nella generazione di contatti interessati a prodotti/servizi offerti da aziende clienti. A vendere sono stati il fondatore e ceo Valentino Marangi (sinora al 55%), Local Web srl (40%, che attraverso Alpha Sestante srl fa capo all’imprenditore bolzanino-albanese re dei call center Agron Shehaj) che nel 2016 aveva sottoscritto un round da 2,8 milioni nella startup, fondata nel 2013 (si veda altro articolo di BeBeez); e Antonio Marzio (5%).
Advisor di WeBravo nell’operazione è stata la boutique finanziaria KT&Partners, mentre isoci venditori sono stati assistiti da Bersani&Partners (si veda qui il comunicato stampa).
CheBuoni, con sede a Bolzano, fornisce servizi innovativi ad alto valore tecnologico di marketing, promozione e pubblicità, realizzati mediante lo sviluppo continuo di strumenti di comunicazione multimediali, veicolati attraverso internet, e di algoritmi innovativi. La società si occupa inoltre della creazione e gestione di siti internet, portali e server, della programmazione di software e applicazioni, dell’acquisizione e vendita di dati di utenti (propri o terzi social network con consenso), oltre che della distribuzione di buoni acquisto e buoni sconto per prodotti commerciali e di fornire servizi pubblicitari on-line relativi a buoni sconto e promozioni commerciali. CheBuoni ha chiuso il 2022 con 2,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 286 mila euro e xx (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Fondata nel 2015 da Marco Farnaro, Claudio Veratti e Michele Legnaioli, con l’intento di aiutare i consumatori a risparmiare sui propri acquisti e a promuovere le migliori offerte disponibili online, WeBravo promuove le migliori offerte disponibili online attraverso codici sconto digitali e deal. Nel 2021 WeBravo ha aperto una sede negli Usa per avere una maggiore penetrazione del mercato americano, mentre l’ingresso di Xenon Private Equity nel capitale risale alla primavera 2022, quando il fondo aveva acquisito il 49% sulla base di una valutazione compresa tra i 25 e i 35 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel settembre dello stesso anno la società ha poi accelerato la sua espansione internazionale con l’ingresso in tre nuovi mercati: Canada, Svizzera e Messico. Data la natura prettamente digitale del business di Weravo, l’espansione è consistita nell’apertura di siti proprietari in ciascuno dei tre Paesi, previa la stipula di accordi con una serie di aziende di quegli stessi mercati, al pari di quanto l”azienda aveva già fatto in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Polonia, Olanda, Austria, Belgio e Stati Uniti (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione la società aveva comunicato che il suo obiettivo principale è ampliare l’offerta del gruppo nel mondo affiliate e triplicare i risultati d’esercizio nei successivi tre anni sia attraverso la crescita del core business sia con acquisizioni. Il tutto per superare la soglia dei 100 milioni in termini di valorizzazione entro il 2024. Intanto, nel 2022 la società ha chiuso poi con un fatturato di 15,9 milioni di euro, un ebitda di 6,4 milioni e un debito finanziario netto di 6,1 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 10,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).