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CheckSig, società italiana attiva sui bitcoin e criptoasset, anche su misura delle esigenze di individui facoltosi e investitori istituzionali, ha chiuso un round di investimento di Serie A da 2,7 milioni di euro, portando la sua valutazione post-money a 25 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Non è stato reso noto chi abbia sottoscritto il round. Si ora nella compagine societaria erano presenti l’exchange di bitcoin The Rock Trading, Par-Tec (system integrator protagonista della scena open source italiana), Intesi Group (tra i leader italiani nella firma digitale), e un parterre di imprenditori e business angel con rilevanti esperienze nei servizi finanziari e nella consulenza strategica.
La nuova raccolta segue un primo round seed da 1,5 milioni di euro del dicembre 2021, che aveva portato la startup a una valutazione post-money di 20 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2022, poi, la scaleup aveva annunciato l’apertura di un nuovo aumento di capitale per supportare il proprio processo di internazionalizzazione, senza però dare indicazioni sul target (si veda altro articolo di BeBeez). Nella nota diffusa nei giorni scorsi si legge che dalla costituzione, nell’ottobre 2019, la società ha raccolto complessivamente 5,1 milioni di euro.
Fondata a Milano dal ceo Ferdinando M. Ametrano (docente all’Università Milano-Bicocca, esperto di bitcoin e blockchain, con alle spalle una lunga esperienza nel mondo bancario) e Paolo Mazzocchi (Assistant Lecturer all’Università Milano-Bicocca, esperto in tecnologia Blockchain), come spin-off del think tank Digital Gold Institute,
CheckSig ha la missione di rendere semplice e sicuro l’accesso al mondo crypto per clientela private e investitori istituzionali. Con il suo servizio di assistenza personalizzata accompagna oggi HNWI e aziende, sia in Italia sia all’estero, fornendo loro servizi di compravendita, conti flessibili di custodia, assistenza fiscale, gestione del passaggio generazionale, consulenza e formazione.
”Questo traguardo conferma una crescita costante e graduale basata sulla solidità della nostra visione: gli investitori dimostrano di avere fiducia nella nostra strategia e nel nostro team”, ha affermato Ferdinando Ametrano, amministratore delegato di CheckSig, che ha aggiunto: “Internazionalizzazione e ampliamento dei servizi sono le direttrici di crescita 2024-2025: annunceremo presto importanti novità. Per supportare questo programma, stiamo anche continuando il dialogo con partner istituzionali che vogliono strategicamente entrare nel nostro capitale”.
La scaleup ha chiuso il 2023 con una crescita del 154% dei ricavi che nel 2022 erano stati 6,1 milioni, con un ebitda negativo per 880 mila euro, a fronte di liquidità per circa 110 mila euro e un patrimonio netto di poco meno di 400 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Sempre nel 2023 il numero di clienti è cresciuto del 165% e il valore delle masse in custodia è salito del 333%, superando i 31 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Risultati confermati nel primo trimestre del 2024: rispetto allo stesso trimestre 2023, infatti, i ricavi sono cresciuti del 300%, i volumi scambiati del 200% e le masse in custodia hanno superato i 60 milioni. Ora CheckSig mira a consolidare il posizionamento in Italia e ad espandersi all’estero, partendo dal mercato svizzero.
Michele Mandelli, managing partner di CheckSig, ha concluso: “Più di un milione di italiani hanno già investito in cripto, la domanda è in forte crescita e il sistema finanziario tradizionale intuisce l’importanza di questa asset class per il portafoglio dei clienti. Per questo abbiamo anche lanciato CheckSig Clear, l’infrastruttura tecnologica per gli intermediari finanziari che vogliono offrire servizi cripto semplici e sicuri”.
L’altra novità del 2024 è che CheckSig è il primo e finora unico operatore cripto in Italia a poter svolgere il ruolo di sostituto d’imposta. Inoltre, è l’unica realtà cripto italiana ad avere coperture assicurative e controlli di audit esterni ed indipendenti e lo scorso maggio, il suo progetto “Prova-di-Riserve Individuale” è stato selezionato nella Call for Proposals 2022 di Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia (si veda qui il comunicato stampa). La selezione, riservata alle applicazioni della Distributed Ledger Technology (DLT) ai servizi bancari, finanziari, assicurativi e di pagamento, ha visto la partecipazione di 81 soggetti. Tra questi è stato appunto scelto il progetto CheckSig, che prevede lo sviluppo di nuovi standard di trasparenza a tutela degli investitori in criptovalute. CheckSig è stata la prima al mondo, dal 2020, a fornire pubblicamente la Prova di Riserve (Proof of Reserves, PoR), in modalità omnibus, cumulativa per tutti i beni in custodia. Imitata da alcune borse internazionali, è ad oggi ancora l’unico custode a farlo: sfruttando la trasparenza intrinseca della blockchain, CheckSig dimostra mensilmente di avere il continuo e pieno controllo dei beni a lei affidati, di non averli persi e di non averli impiegati prestandoli a terzi, come spesso è accaduto nelle frodi del mondo cripto.