Aindo, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici, annuncia un round di investimento di 6 milioni di euro guidato da United Ventures e a cui partecipa anche Vertis sgr che, con il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer, è stato il primo investitore nella società (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo infatti che a fine dicembre 2021 Aindo ha raccolto un round da 2,8 milioni di euro, interamente sottoscritto dal fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo finanziamento consentirà ad Aindo di potenziare il suo team e continuare lo sviluppo di soluzioni che agevolano l’uso dell’intelligenza artificiale in settori strategici come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione. Il team di Aindo ha come obiettivo non solo quello di consolidare la sua posizione dominante nei dati sintetici ma anche di rivoluzionare il concetto di mobilità del dato, intesa come scambio sicuro di informazioni, ponendo particolare attenzione alla tutela della privacy.
Fondata nel 2018 e con sede nell’AREA Science Park di Trieste, Aindo ha sviluppato in particolare INTUITE.AI, una tecnologia di generazione di dati sintetici, che costituisce un nuovo paradigma nella scienza dei dati. La tecnologia in questione, infatti, permette alle organizzazioni di estrarre la piena utilità dei propri dati proteggendo al tempo stesso la privacy delle persone coinvolte. La soluzione è applicabile a tutti i settori, tra cui sanità, finanza, industria, vendita al dettaglio e definizione delle politiche. I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. Questi modelli sono in grado di creare dati artificiali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui.
United Ventures, società di venture capital focalizzata in investimenti su aziende ad alto contenuto tecnologico, guida dunque questo secondo round di investimento attraverso il suo nuovo fondo early-stage UV3, riconoscendo il ruolo sempre più decisivo dei dati sintetici per la promozione di uno scambio sicuro delle informazioni e per lo sviluppo di soluzioni avanzate di AI, in grado di accelerare la transizione tecnologica. In questo contesto l’ulteriore contributo di Vertis, specializzata in gestione di fondi nel Made in Italy innovativo, conferma la fiducia e il forte interesse degli investitori istituzionali alla dimensione strategica della tecnologia.
Secondo Gartner, infatti, i dati sintetici sono tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI e si prevede che entro il 2024 il 60% dei dati utilizzati in progetti di AI sarà generato sinteticamente (mentre era solo l’1% nel 2021). A queste valutazioni si aggiunge uno studio condotto da Grand View Research, per il quale il mercato globale dei dati sintetici sarà valutato 1,79 miliardi entro il 2030.
La tecnologia dei dati sintetici ha già provato il suo valore in diversi settori industriali, dall’ambito sanitario al comparto finanziario, bancario e assicurativo. In un settore ad alto impatto sociale come quello della salute, ad esempio, la tecnologia di generazione dei dati sintetici di Aindo ha già trovato varie applicazioni: dal miglioramento dell’analisi predittiva di risposta a terapie farmacologiche in patologie rare, all’efficientamento della presa in carico del paziente in ambito ospedaliero, passando per la capacità di monitorare l’assistenza sanitaria a distanza prevedendo in anticipo situazioni di potenziale rischio.
“L’intelligenza artificiale generativa ha recentemente catturato l’immaginario collettivo e l’interesse globale grazie alle sue straordinarie capacità di generare testi e immagini. Le potenzialità dell’AI generativa non si applicano solo a questo tipo di dati, ma anche a informazioni strutturate che costituiscono gran parte del patrimonio di cui dispongono le aziende nei propri database. I dati sintetici che generiamo si comportano come quelli reali delle aziende, ma essendo artificiali non contengono informazioni personali e quindi limitano i rischi legati ai temi della privacy”, ha detto Daniele Panfilo, co-fondatore e ceo di Aindo. E ha aggiunto: “Quando abbiamo fondato Aindo, questa tecnologia era poco conosciuta al di fuori degli ambienti accademici. Da allora, l’obiettivo è stato quello di rendere la nostra soluzione disponibile al mondo industriale e della ricerca al fine di rendere l’innovazione basata sui dati sempre più sicura ed eticamente responsabile”.
Giulia Giovannini, partner di United Ventures, commenta: “In Aindo, il primo investimento del nostro nuovo fondo UV3, abbiamo trovato tutti gli elementi che da sempre guidano la nostra tesi di investimento in United Ventures: un team forte ed estremamente competente, una tecnologia solida con un potenziale impatto enorme e un mercato in rapida crescita. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è qui ma incontra ancora molti ostacoli, tra cui l’inaccessibilità dei dati, i lunghi tempi di elaborazione, le preoccupazioni legate alla privacy e le questioni etiche derivanti dalla raccolta di dati. I dati sintetici sono una risposta a queste problematiche, offrendo alle aziende uno strumento di grande importanza per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma al contempo garantendo la privacy necessaria nella gestione dei dati stessi”.
Roberto Della Marina, operating partner di Vertis sgr e managing partner di Venture Factory, ha dichiarato: “Confermiamo il nostro supporto in Aindo e nella tecnologia dei dati sintetici, tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI. Nei prossimi anni la richiesta di dati sintetici arriverà da diversi settori, in particolare sanitario, finanziario e assicurativo: in questi ambiti le tecnologie di Aindo abiliteranno la reale democratizzazione dell’uso dei dati permettendone utilizzo e condivisione responsabili nell’assoluto rispetto della privacy, aiuteranno ad allenare modelli di ML per rispondere meglio ai bisogni delle persone, generando così un impatto reale sulla vita di milioni di esseri umani. Aindo può guidare responsabilmente una nuova rivoluzione tecnologica abilitata dall’AI e noi siamo intenzionati a continuare a farne parte”.
Ricordiamo che United Ventures ha lanciato il suo quarto fondo, appunto l’United Ventures III (il terzo early stage UV3), con target di raccolta di 150 milioni di euro, a luglio 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto risulta a BeBeez, la società ha già finalizzato il primo closing del nuovo fondo a 65 milioni e ricevuto committment per 100 milioni, da parte di investitori istituzionali italiani e internazionali. Al termine della raccolta, il volume totale delle risorse gestite da United Ventures (che opera già con due fondi early stage e un fondo growth) raggiungerà i 500 milioni di euro complessivi.
United Ventures III investirà in 15-18 aziende tecnologiche europee in fase iniziale (early stage), con ticket di investimento iniziali tra 1 e 8 milioni di euro. Il focus di investimento è su aziende che sviluppano soluzioni tecnologiche innovative per rivoluzionare settori ancora poco digitalizzati, al fine di migliorare la qualità della vita delle persone e promuovere lo sviluppo sostenibile della società. Come è appunto il caso di Aindo.