Newronika, uno spin-off dell’ospedale Policlinico di Milano e dell’Università degli Studi di Milano che sviluppa tecnologie per la stimolazione cerebrale, ha incassato un nuovo round di investimento da 8,4 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha guidato il fondo francese Omnes Venture Capital, affiancato da Innogest e Indaco Venture Partners sgr, già presenti nel capitale della società. Indaco sgr ha partecipato al round attraverso i fondi Indaco Ventures I e Atlante Ventures.
Hanno preso parte al round anche un family office e F3F, società milanese controllata da Laura Iris Ferro, imprenditrice del settore biotech e healthcare, che investe in società con alto potenziale di rendimento di diversi settori e che a sua volta era già socia di Newronika. Si tratta infatti del secondo round per la società, dopo quello da 1,7 milioni di euro del giugno 2016, sottoscritto da Innogest, Atlante Ventures e da F3F (si veda altro articolo di BeBeez).
I capitali raccolti in quest’ultimo round consentiranno a Newronika di completare il primo studio clinico sull’uomo, ottenendo il marchio CE e il riconoscimento IDE da FDA. “Questo round permetterà a Newronika di competere a livello globale nella tecnologia DBS, trasformando la nostra società in un player di primario livello”, ha commentato Alain Garcinuño, cfo dell’azienda.
“Il trattamento del Parkinson è sicuramente il primo obiettivo terapeutico nel breve termine, ma la tecnologia innovativa brevettata consentirà un’espansione del suo utilizzo su un numero maggiore di patologie neurologiche”, ha dichiarato Claire Poulard, di Omnes. “Abbiamo supportato Newronika sin dall’inizio, credendo nell’enorme potenziale della società. I disturbi neuro-degenerativi sono in crescita – soprattutto in quei paesi in cui l’incidenza della popolazione anziana è in aumento – rappresentando un reale problema sociale. La tecnologia sviluppata da Newronika consentirà di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”, ha aggiunto Davide Turco, amministratore delegato di Indaco sgr. Claudio Giuliano, managing partner di Innogest ha detto: “Quando abbiamo investito in Newronika, l’azienda era uno spin-off accademico dotato di una tecnologia unica e innovativa fortemente richiesta dal mercato. Oggi Newronika è leader riconosciuta a livello tecnologico grazie al riuscito sviluppo del dispositivo impiantabile basato sul sistema di retroazione conosciuto come closed loop ed è pronta per iniziare la sperimentazione clinica e mettere finalmente a disposizione la sua tecnologia ai pazienti. Siamo orgogliosi dei progressi realizzati dalla società nel migliorare la vita delle persone”.
Newronika si è sviluppata dalla ricerca del professor Alberto Priori, pioniere nelle metodiche di neurostimolazione del sistema nervoso centrale, e di Lorenzo Rossi, PhD in bioingegneria e imprenditore alla sua seconda startup. E’ formata da un team multidisciplinare che coinvolge neurofisiologia, neurologia, ingegneria biomedica, neuropsicologia, bioinformatica e biotecnologie. Oggi è leader nello sviluppo di tecnologie innovative e brevettate per la stimolazione cerebrale profonda (conosciuta come DBS – Deep Brain Stimulation). La tecnologia finora sviluppata sarà applicata ai pazienti affetti da Parkinson, sebbene non è escluso un suo possibile utilizzo anche per altre patologie connesse nel prossimo futuro. “Tra i nostri obiettivi c’è la volontà di creare una piattaforma con tutte le casistiche in cui la tecnologia potrà essere applicata, a partire dal Parkinson fino alle lesioni traumatiche al cervello e molto altro”, ha spiegato Lorenzo Rossi, ceo dell’azienda.
Indaco Venture I, insieme a Five Seasons Ventures, nei giorni scorsi ha anche guidato il round da 8,5 milioni di euro della foodtech Cortilia, al quale hanno partecipato anche i precedenti fondi azionisti Programma 101 gestito da P101 sgr e Barcamper, gestito da Primomiglio sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre a maggio Indaco aveva partecipato al round da 8 milioni di euro di Sweetguest, startup leader nella gestione degli affitti a breve e medio termine (si veda altro articolo di BeBeez). Infine ilo scorso marzo il fondo aveva partecipato al mega-round da 44 milioni di euro di Talent Garden guidato da StarTIP (si veda altro articolo di BeBeez).