LVenture Group, la holding di partecipazioni di venture capital early stage quotata all’MTA di Borsa Italiana e fondata da Luigi Capello, ha siglato una partnership con la società di venture builder WDA finalizzata al lancio di programmi congiunti di innovazione per le grandi aziende. Nell’ambito dell’accordo, LVenture Group si è riservata anche la possibilità di entrare nel capitale della stessa WDA (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, la collaborazione amplierà l’offerta congiunta di open innovation verso le grandi aziende attraverso la creazione di programmi tailor made, con l’approccio del corporate venture building, oltre all’identificazione, creazione, sviluppo e lancio sul mercato di nuovi business “on-demand”, ovvero sulla base di specifici bisogni di innovazione da parte delle aziende.
Fondata nel 2021 da Roberto Macino (ex Qurami) e da Mario Costanzo, l’azienda costruisce e gestisce da zero startup e PMI digitali sostenibili, portandole sul mercato con una execution rapida ed efficace. In virtù di questo accordo, rafforzerà ancor di più la propria posizione come principale attore nell’ecosistema italiano dopo il lancio, in soli 24 mesi, di startup che sono state già finanziate e che hanno una presenza solida sul proprio mercato di riferimento come Profit Farm, Prime Tutor e Starcks.
Macina ha commentato: “La partnership con LVenture rappresenta non un traguardo ma un nuovo punto di partenza per far crescere il modello di Venture Building di WDA anche nelle corporate che pensiamo sia il nuovo modo di innovare anche nelle grandi aziende. Dal punto di vista personale arrivare a questo accordo con quello che è stato il primo fondo che ha investito 10 anni fa nella mia prima startup Qurami, ma questa volta da partner con una nuova iniziativa, è motivo di grande orgoglio e motivazione a fare sempre meglio per l’ecosistema innovativo italiano”.
Costanzo ha aggiunto: “Grazie a LVenture, abbiamo finalmente l’opportunità di far scalare il nostro modello di Venture Building ad un livello ancora più alto e di dimostrare che, anche nel nostro paese, è possibile introdurre metodologie già funzionanti a livello europeo andando – di fatto – a cambiare la consulenza nelle grandi aziende con un modello innovativo perché totalmente incentrato sui risultati ottenibili grazie a metriche misurabili”.
Quanto a LVenture Group, grazie alla partrnership con WDA potenzierà il suo modello di business, oggi in grado di coprire l’intera catena del valore dell’innovazione, rafforzando contemporaneamente la sua offerta di Open Innovation.
Capello ha dichiarato: “Questa partnership dimostra la costante attenzione di LVenture Group a cogliere i nuovi modelli di innovazione richiesti sul mercato, unendo al nostro know-how nel campo degli investimenti e dell’accelerazione di startup, la metodologia del Venture Builder, con l’obiettivo di generare valore. WDA nasce dall’iniziativa di un alumnus di LVenture dopo l’exit della sua startup, un elemento di ulteriore soddisfazione per questa collaborazione”.
Antonella Zullo, Head of Innovation & Corporate Venturing di LVenture Group, ha concluso: “La collaborazione con WDA rafforza la nostra offerta con servizi di Corporate Venture Building che si sommano, in maniera complementare, ai nostri programmi di scouting, venture client, pre-accelerazione, accelerazione verticale di startup e Corporate Venture Capital. Le nostre attività di Open Innovation esterna ed interna oggi sono in grado di cogliere sempre più le singole specifiche esigenze di innovazione delle corporate”.
LVenture Group ha chiuso i nove mesi del 2022 con un leggero aumento del valore del portafoglio di partecipazioni, nell’ordine dell’1,1% a 30,45 milioni di euro rispetto ai 30,1 milioni di fine dicembre 2021. La crescita dei ricavi nel periodo è stata invece del 45%. Notevole tuttavia, lo scostamento dal budget per i tre trimestri del 2022, dove si prevedeva un Mol positivo per 1,8 milioni, che si confronta con una perdita operativa di 1,2 milioni. In generale, dal 2013 sono stati 148,2 milioni di euro gli investimenti complessivi nelle startup in portafoglio, di cui 23,7 milioni effettuati da LVenture e 124,5 milioni effettuati da terzi co-investitori. (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che LVenture ha lanciato poche settimane fa una call per startup Insieme alla filiale sud Europa di Meta (la holding di Mark Zuckerberg cui fanno capo Facebook e Whatsapp), Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio, con lo scopo di intercettare quelle che hanno sviluppato soluzioni in grado di aiutare le altre PMI ad abbattere le emissioni di carbonio e diventare più ecosostenibili (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel portfolio di LVenture Group sono attualmente presenti più di 130 aziende digitali ad alto potenziale, tra cui alcune fortemente rivalutate. Tra queste si segnalano Insoore (piattaforma insurtech che digitalizza i processi di raccolta documentale e di gestione dei sinistri per le compagnie assicurative) che ha chiuso un aumento di capitale da 5 milioni con la partecipazione anche di Azimut (si veda altro articolo di BeBeez); Teta, (piattaforma che consente di creare app in maniera semplice e collaborativa); BeSafe Rate (software per albergatori e turisti che assicura i rimborsi in caso di cancellazione delle prenotazioni) che lo scorso maggio ha chiuso un altro round da 1,2 milioni di euro sottosscttto da CDP Venture Capital Sgr e da Prana Ventures SICAF (si veda altro articolo di altro articolo di BeBeez); e infine Futura (EdTech che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare ed evolvere il processo di studio e apprendimento), partecipata dall’Istituto Treccani, che la scorsa estate ha raccolto 7,6 milioni in un round sottoscritto dal fondo Boost Innovation di CDP Venture Capital sgr e dallo stesso Istituto tramite la controllata Treccani Scuola (si veda altro articolo di Bebeez ).
Ricordiamo inoltre che nell’estate dello scorso anno, l’Università LUISS di Roma, che già possedeva una quota del 7,14% e che ha sviluppato insieme a LVenture Group l’Acceleratore di startup LUISS EnLabs, si era impegnata a sottoscrivere un aumento di capitale riservato in LVenture Group per 2,4 milioni di euro, salendo quindi oltre il 14% attualmente detenuto (si veda altro articolo di BeBeez) nell’ambito dell’aumento scindibile da massimi 8 milioni di euro, deliberato dal gruppo nell’aprile 2019 e da eseguirsi nell’arco dei successivi 5 anni (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre nel 2021, insieme a CDP Venture Capital e Elis, LVenture ha lanciato Zero, il nuovo acceleratore di startup cleantech, con una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro. Zero, con sede a Roma, è nato con la collaborazione di alcuni operatori finanziari e industriali, tra cui Eni come main partner, attraverso la Scuola d’Impresa Joule, Acea, Maire Tecnimont e Microsoft Italia in qualità di corporate partner (si veda altro articolo di BeBeez).