C’era davvero il pieno di investitori il 12 novembre scorso a Londra alla quarta edizione dell’evento Made in Italy 2.0.2.0 promosso dall’incubatore italo-inglese iStarter, fondato da Simone Cimminelli, che ha visto otto scaleup italiane, con round di finanziamento aperti, presentarsi a oltre 70 fondi di venture capital internazionali.
In occasione dell’evento, moderato da Stefania Peveraro, direttore di BeBeez, i fondatori delle otto scaleup hanno presentato ciascuno il suo pitch, puntando a raccogliere complessivamente round in corso sono oltre 60 milioni. Dopo la breve presentazione dei progetti agli investitori nella sala plenaria, ha avuto inizio la seconda parte dell’evento costituita da 8 tavole rotonde, ciascuna con una decina di venture capital al tavolo, in cui i ceo, a rotazione, hanno risposto alle domande sulle loro idee innovative, aprendo criticità e discussioni, mettendo in evidenza i punti di forza e i passi futuri. Nel dettaglio, qui di seguito i round aperti dalle otto scaleup.

App Quality, punta a raccogliere 3 milioni di euro. La piattaforma, facendo leva su un “crowd” di migliaia di tester selezionati e geograficamente distribuiti, consente di verificare in poche ore, che siti web, app, chatbot e qualsiasi altro prodotto digitale arrivino nelle mani dell’utente finale “bug free” e con un’esperienza d’uso memorabile. La scaleup ha lanciato più di 2.500 campagne di test per aziende d’eccellenza come Enel, Vittoria Assicurazioni e Sisal. Fondata da Luca Manara, Edoardo Vannutelli e Filippo Renga, partendo dalle ricerche nate all’interno del MobileLab, laboratorio di ricerca del Politecnico di Milano, nel campus di Cremona, sulle più avanzate tecnologie mobile, nell’ottobre 2017 ha incassato un round da 400 mila euro dai soci di Italian Angels for Growth e quelli del Club degli Investitori, il fondo Club Italia Investimenti 2 e il gruppo Digital360 (si veda altro articolo di BeBeez). Stima di chiudere il 2019 con 920 mila euro di ricavi dai 542 mila euro del 2018.

Beaconforce non ha precisato a quanto ammonta il round in corso, ma per differenza rispetto al totale annunciato da iStarter e agli annunci delle singole altre scaleup, si può dire che il round in corso sia da circa 6 milioni. E’ una piattaforma Saas che unisce analisi comportamentale ed intelligenza artificiale per fornire, in tempo reale, ad aziende, leader e dipendenti, dati e informazioni utili per migliorare le performance e creare ambienti di lavoro più stimolanti. Nata nel 2016 a San Francisco, oggi è presente a livello internazionale in vari paesi come Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Italia. E’ adottata da organizzazioni del calibro di Toyota, Unilever, Unicredit ed Accenture. Fondata da Luca Rosetti, ha incassato un investimento da Sequitur Capital lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez), un investimento da 800 mila dollari da Viaduct Ventures nel dicembre 2018 e un investimento da Gellify nel febbraio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez

Entando punta a raccogliere un round da 15 milioni di dollari. E’ una piattaforma californiana cofondata da italiani che abilita le aziende allo sviluppo rapido di applicazioni enterprise cloud-native, integrando sistemi legacy e altre fonti dati già presenti edoffrendo una user experience innovativa. Conta oltre 80 clienti Enterprise distribuiti in tutto il mondo. In Italia la soluzione è stata adottata da operatori istituzionali, come il Ministero della Giustizia e l’Esercito Italiano, e da diverse altre aziende afferenti al mondo dell’energia, della mobilità, del farmaceutico, dei viaggi e dei servizi alla persona. A fine ottobre ha incassato un round di finanziamento da Vertis sgr, attraverso il fondo Vertis Venture 2 Scaleup, e dalla piattaforma di innovazione B2B Gellify (si veda altro articolo di BeBeez). La scaleup stima di chiudere il 2019 con 3,1 milioni di ricavi dagli 1,4 milioni del 2018 e si aspetta di raggiungere quota 7,6 milioni nel 2020.

InVRsion ha aperto un round da 8 milioni di euro. E’ un abilitatore digitale che trasforma uno spazio vuoto nella più realistica esperienza retail attraverso la realtà virtuale. Lavora per aziende leader come Auchan, PepsiCo, Ipsos. Le sue soluzioni 2 sono usate per il trade marketing, la ricerca, lo store design/remodeling. inVRsion vuole rivoluzionare l’e-commerce attraverso il v-commerce, che permetterà una shopping experience totalmente nuova e diventerà il più innovativo “digital entertainment system” del nuovo secolo. La società ha incassato un round da 400 mila euro dagli angeli di Italian Angels for Growth a fine maggio (si veda altro articolo di BeBeez). La stima di ricavi per il 2019 è di 1,8 milioni, mentre per il 2020 si punta a 3,2 milioni.

RocketBaby cerca 3 milioni di euro, di cui un milione già sottoscritti . E’ un digital native brand con prodotti premium nel settore dell’infanzia, punto di riferimento in Italia con oltre 80 mila clienti attivi e una crescita del 100% anno su anno. RocketBaby ha sviluppato processi produttivi che permettono di realizzare in breve tempo una vasta gamma di prodotti, tagliando la catena distributiva tradizionale ed offrendo prodotti di grande qualità a prezzi competitivi. Punta ora all’internazionalizzazione per portare il proprio modello di business nel mondo.
Sinora RocketBaby ha investito 600 mila euro e ha ottenuto ordini per 3 milioni all’anno, mentre si aspetta ordini per 10 milioni nel 2020.

Soul-K (ex Soul Kitchen) punta a raccogliere 12 milioni di euro. E’ una scale-up foodtech B2B che produce ingredienti freschi semilavorati, piatti pronti, oltre a sviluppare tool gestionali digitali per i professionisti HO.RE.CA. e della GDO.La società ha raccolto 1,6 milioni di euro con un round bridge a inizio giugno (si veda altro articolo di BeBeez) da parte del fondo IPGest, gestito da Innogest sgr, e di Tan Food srl, entrambi già nel capitale della società dal febbraio 2018, quando avevano sottoscritto un round da 2 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
L’azienda ha lavorato con oltre 1.600 attività in tutta Italia e punta all’espansione internazionale entro il 2020. La stima di ricavi 2019 è di circa 3,6 milioni di euro dagli 1,53 milioni del 2018.

Swanscan cerca 5 milioni di euro. E’ la prima azienda di cyber security italiana proprietaria di una piattaforma di cyber security testing e di un centro di cyber security research. Riconosciuta da ECSO (European Cyber Security Organisation) tra le eccellenze del settore e tra le 20 migliori aziende europee nel campo, Swascan permette di verificare il livello di sicurezza informatica e il livello di compliance al GDPR con un click.
Lo scorso luglio il sistema ha scoperto nove nuove vulnerabilità relative ai server dell’infrastruttura informatica di Lenovo, mentre Swansca aveva scoperto in precedenza anche vulnerabilità di Adobe e Microsoft.
Nel maggio 2016 Swanscan aveva incassato un round di investimento da 600 mila euro da Key Capital per il 20% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). La stima di ricavi per il 2019 è in crescita a 1,6 milioni di euro dai 650k euro del 2018.

Treedom ha aperto un round da 8 milioni. Si tratta dell’unico sito che permette a persone e aziende di piantare alberi e seguirli online, finanziando direttamente più di 40 mila contadini locali nel mondo. A oggi sono stati piantati più di 750 mila alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia, grazie al contributo di 1.400 aziende e 250 mila utenti. Con la sede principale a Firenze, Treedom ha appena aperto in Germania e Regno Unito, con l’obiettivo di diventare l’unica piattaforma per piantare alberi a livello globale. Nell’aprile 2017 ha chiuso un primo round di investimento da 2,45 milioni di euro a cui hanno aderito un gruppo di investitori privati organizzato in club deal da Ersel, Antonello Manuli Holding, Rancilio Cube, i membri dello U-Start Club, Banca Sella Holding tramite Sella Ventures e altri investitori privati (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’anno la scaleup stima di chiudere il bilancio con 4 milioni di euro di ricavi, mentre a fine 2020 già conta di raggiungere i 10 milioni.