A cinque anni dall’ingresso di Blackstone e Goldman Sachs AM (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo che più di recente è entrato nel capitale anche Carlyle (si veda altro articolo di BeBeez), un altro socio di minoranza di peso potrebbe entrare nel capitale di Prima Assicurazioni, scaleup insurtech specializzata nella vendita di polizze di terzi online fondata da Teodoro D’Ambrosio nel 2015.
Lo ha scritto Reuters venerdì 24 novembre, precisando che la società è in attesa di ricevere delle offerte indicative per far entrare un nuovo investitore di minoranza nel capitale e raccogliere nuove risorse e che l’operazione potrebbe avvenire sulla base di una valutaizone di circa un miliardo di euro. In particolare, scrive Reuters, gli azionisti di Prima Assicurazione avrebbero sondato altri investitori di private equity per trovare nuove risorse a sostegno della crescita della scaleup, con gli attuali azionisti che potrebbero vendere parte delle loro quote nell’ambito di un aumento di capitale riservato.
A oggi il principale azionista resta D’Amborsio (con il 40,85% detenuto attraverso Alej Holding ag e con l’8,07% detenuto attraverso TDA Industries sa), dopo aver rilevato nella primavera 2022 le quote del co-fondatore Alberto Genovese, a seguito delle vicissitudini giudiziarie personali che hanno portato al suo arresto. Un’operazione, quest’ultima, che è stata finanziata da Carlyle, che è poi appunto anche entrato nel capitale con una quota del 2%. Le quote degli altri fondi sono invece distribuite tra ELQ Investors II (che fa capo a Goldman Sachs AM, con il 14,47%), Hexagon Holding sarl (14,18%) e Octagon Holding sarl (12, 5%). L’amministratore delegato, George Ottathycal, detiene l’1,41% del capitale.
A proposito di management, la società ha portato a bordo dei pesi massimi. Il presidente è Matthew Donaldson, che è stato a lungo group ceo di BGL, colosso assicurativo canadese, partecipato da CPP Investments. Donaldson è subentrato lo scorso luglio nel ruolo a Massimo della Ragione, ex co-head di Goldman Sachs in Italia, che oggi in Prima Assicurazioni è vicepresidente.
Prima Assicurazioni, operativa dal 2015 in Italia e dal 2022 in Gran Bretagna e in Spagna, non è una compagnia di assicurazioni, bensì un’agenzia specializzata in assicurazioni per veicoli, casa e famiglia, che collabora con partner internazionali e distribuisce in Italia le polizze di Great Lakes Insurance, parte del gruppo Munich RE, e di iptiQ Italia, parte del gruppo Swiss RE.
“Sui nuovi mercati non si può pensare di essere subito profittevoli e generare cassa, c’è sempre una parte di investimento che pensiamo di coprire in parte con la profittabilità dell’Italia. Se volessimo spingere ancora ci sarebbe bisogno di una mano dal mercato”, aveva detto a Wired a maggio scorso George Ottathycal, amministratore delegato della società, aprendo la porta all’ipotesi di un nuovo ingresso nel capitale. Peraltro dopo un round da 70 milioni di euro deliberato a fine dicembre 2022, poi sottoscritto per circa 50 milioni dagli attuali soci sempre a fine dicembre 2022 e per altri circa 3 milioni entro fine marzo 2023 (si vedano qui il verbale dell’assemblea straordinaria e qui lo Statuto aggiornato ad aprile, disponibili agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data) .
Della possibilità di un nuovo round di finanziamento avevano successivamente scritto sia MF-Milano Finanza sia Il Sole 24 Ore, rispettivamente, a luglio e settembre 2023, aggiungendo che, a seguito del buon esito del collocamento della tranche, “con cui i maggiori azionisti Blackstone e Goldman Sachs (più Carlyle col 2%) mirano a incassare liquidi fino a 250 milioni di euro”, si sarebbero anche potute aprire le porte di PIazza Affari, operazione per la quale sarebbe già stato individuato JP Morgan come advisor.
Riguardo a quest’ipotesi Ottathycal si era così espresso a Wired: “Poter dire di essere partito da zero e aver portato un’azienda all’Ipo penso che possa essere una bella storia. C’è sicuramente l’idea, anche per i nostri azionisti. Ma oggi il mercato non è molto favorevole”.
Dal momento della fondazione, Prima Assicurazioni ha puntato sempre di più sull’adozione di tecnologie che consentano di migliorare i processi, trasformando l’impianto tecnologico che permette il funzionamento del suo tipo di offerta e di assistenza ai clienti. “Oggi non c’è più nulla di ciò con cui otto anni fa facevamo assicurazioni: tutto è stato superato”, aveva dichiarato l’ad a Wired. “Non è facile trasformare i processi e innovare continuamente, ma è un aspetto a cui dedichiamo molto tempo perché continuiamo a essere una digital company e vogliamo restare al passo dell’innovazione di frontiera e di OpenAi”.
Cuore pulsante della società è un team di 300 persone, con ingegneri e data analyst che lavorano sulla ricerca e lo sviluppo di processi aziendali al passo con l’evoluzione del business. Negli ultimi tre anni sono stati investiti 20 milioni di euro, di cui 8 sono stati spesi nel 2022. “Prima è entrata nel mercato assicurativo con l’idea che la tecnologia potesse creare di per sé un vantaggio competitivo e siamo rimasti fedeli a questa idea”, continuava Ottathycal spiegando come il fulco dell’offerta e del valore aggiunto offerto dall’agenzia fosse il modello di pricing, dove “la tecnologia, l’intelligenza artificiale e il machine learning possono essere di aiuto”.
Il distributore insurtech, che opera ora anche tramite una rete fisica di un migliaio di broker e agenti sul territorio, oltre che tramite il canale online, è cresciuto negli ultimi anni arrivando a 2,5 milioni di clienti e 660 milioni di premi RCA raccolti nel 2022 (+32% annuo). Lo stesso anno la società ha chiuso il bilancio con 79,2 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 75,8 milioni, 114,6 milioni di liquidità netta, a fronte di un patrimonio netto di 45,6 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).