Rancilio Cube, il family office della famiglia Rancilio, ha investito nel terzo fondo di Zetta Venture Partners, focalizzato sull’intelligenza artificiale (si veda qui il comunicato stampa).
Il nuovo veicolo di Zetta Ventures è stato chiuso ad aprile con 180 milioni di dollari raccolti, portando il patrimonio totale del venture capital a 365 milioni (si veda qui il comunicato stampa di allora). Fondata nel 2013 e guidata da Mark Gorenberg, Ash Fontana e Jocelyn Goldfein, Zetta Ventures ha investito finora in 36 aziende tra cui Kaggle (rilevata da Google nel 2017), Domo, Clearbit, Domino Data Lab, Tractable e Invenia. Il venture capital americano investe in media 1-3 milioni a operazione, scegliendo startup in fase cosiddetta pre-traction, cioé quando ancora il prodotto deve essere testato sul mercato.
Il family office italiano è stato fondato da Luca, Silvia e Adele Rancilio. Rancilio Cube nel febbraio scorso ha creato Cube 3, un veicolo di investimento aperto anche ad altre famiglie imprenditoriali (si veda altro articolo di BeBeez). Rancilio Cube ha infatti trasferito al nuovo veicolo tutti gli investimenti in venture capital collezionati in 6 anni di attività, ossia da quando nel 2013 la famiglia Rancilio ha ceduto l’omonima azienda produttrice di macchine per il caffé professionale, nella quale aveva investito Alto Partners. A comprare l’azienda era stato Ali Group, leader globale nel mercato delle attrezzature per la ristorazione dedicate a catene alberghiere, ristoranti, ospedali, scuole, aeroporti, mense aziendali e istituti penitenziari (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente allo scorporo degli asset esteri e al loro trasferimento a Cube 3, quest’ultimo ha deliberato un aumento di capitale di 11 milioni di euro che è stato interamente sottoscritto da un ristretto pool di family office, per dotare il veicolo di risorse per nuovi investimenti. Tra i family office soci di Cube 3 rientrano: Ares (famiglia Cassina-Pezzoli), Luigi e Tiziano Doppietti, Nico Ventures (Marco Nicosia), Rancilio Farm (Roberto Rancilio), R301 (Alessandro Rivetti), Finn Holding (Claudio Tavazzani), Mlts (Emilio Tommasi), Vis Capital (Giovanni Tremonti) e CubOne srl.
Cube3 può contare su un attivo di circa 27 milioni di euro e si propone quale veicolo di investimento esclusivo per una strategia di venture capital internazionale. Il veicolo può contare fin da subito su un panel di circa 80 investimenti, molti di questi sono investimenti diretti, ma in portafoglio ci sono anche 17 fondi di venture internazionali, per un’esposizione del 18% in Italia, del 33% in Europa e del 49% negli Usa e in Israele. Gli investimenti diretti in portafoglio includono le americane SpaceX, Airbnb, 23andme, Flexport, Capsule, Coursera, Toast, Omaze, Naadam, N26, Taboola, Heart Flow, così come le italiane Casavo, Treedom, Freeda, Supermercato24, Soundreef e le europee SumUp, Tier, Lyst, Fraugster, Bnext, Prodigy Finance, Travelperk e Deliveroo. Quanto ai fondi, Cube 3 ha investimenti in Firstmark V, DST VII, Jackson Square Venture III, GSquared IV (US), Speedinvest F e 3, Target Global Mobility e Early Stage II, Oxford Science Innovation e Triodos Organic Growth (EU).