Rotonium, una startup italiana che mira a decentralizzare l’impiego dei calcolatori quantistici, ha chiuso un round seed da un milione di euro che è stato sottoscritto da Galaxia (si veda qui il post Linkedin di Galaxia), il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio promosso nel giugno 2023 dal Fondo Technology Transfer gestito da CDP Venture Capital sgr, in partnership con Obloo Ventures e con il contributo dei promotori scientifici Politecnico di Torino, Sapienza Università di Roma e altri atenei di rilievo quali l’Università degli Studi di Padova e il Politecnico di Bari (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2022 in Friuli Venezia Giulia dl ceo Roberto Siagri e dal chief quantum officer Fabrizio Tamburini e incubata presso Le Village by CA Triveneto di Padova, Rotonium ha sviluppato una tecnologia che consente di abilitare il calcolo quantistico a temperatura ambiente e con elevato potenziale di miniaturizzazione, così da consentire l’uso dei calcolatori quantistici in ogni ambiente operativo, in installazioni fisse o mobili, sia a terra sia nello spazio. Grazie ai nuovi capitali ora la startup può accelerare i test di integrazione di tutte le componenti e l’espansione del team, con l’intento di diventare punto di riferimento del quantum computing.
Roberto Siagri, ceo e co-fondatore di Rotonium, ha commentato: “Dopo due anni nei quali abbiamo gettato le basi di una nuova architettura di calcolo quantistico a fotoni, questo round ci permette di accelerare lo sviluppo di un chip in silicon photonics, che mostrerà le potenzialità della nostra innovativa tecnologia. Con l’aiuto di Galaxia, accelereremo le validazioni della tecnologia e, di conseguenza, il time to market dei processori quantistici presenti in roadmap. Potremo al contempo creare un team di giovani hashtag#talenti e attivare collaborazioni con Università e Centri di ricerca al fine di valorizzare la ricerca italiana, che in questo campo è di altissimo livello”.
Claudia Pingue, senior partner e responsabile Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital sgr, ha aggiunto: “Il team di Rotonium ci ha colpito per la giusta combinazione di competenze scientifiche e imprenditoriali, combinate a una visione innovativa dei calcolatori quantistici e del loro potenziale mercato. La loro soluzione abilita l’utilizzo di capacità di calcolo inaudite all’edge, direttamente in orbita, senza richiedere installazioni complesse e con richieste energetiche compatibili con quelle disponibili in ambiente spaziale. Si sta entrando nell’era della quantum utility: il momento è propizio per un cambio di passo e di prospettiva nel disegno e nell’uso diffuso dei calcolatori quantistici”.
Per Galaxia si tratta del sesto investimento annunciato quest’anno. A luglio Galaxia aveva infatti sottoscritto interamente un round da 500 mila euro in Fast Aerospace srl, per finanziare il proof-of-concept di un nuovo lanciatore di satelliti sviluppato dalla startup nata lo scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez). E anche quello proof-of-concept in SatenLight, spin-off dell’Università di Milano, che ha brevettato un innovativo metodo di comunicazione, anche su lunghe distanze, rendendo possibile un’efficiente comunicazione ottica spaziale tra i satelliti e verso la Terra (si veda qui il post Linkedin di Obloo Ventures).
Lo scorso marzo Galaxia aveva invece partecipato al round di Kurs Orbital srl, startup del settore aerospace co-fondata dall’ex capo dell’agenzia spaziale ucraina, Volodymyr Usov, e incubata in I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, nell’ambito del programma di incubazione ESA BIC Turin, che ha raccolto 3,7 milioni di euro. Il round è stato guidato da OTB Ventures, società europea leader nel settore DeepTech, a cui si sono aggiunti appunto Galaxia e anche Credo Ventures, In-Q-Tel e Inovo (si veda altro articolo di BeBeez).
A febbraio, ma è stato comunicato solo ad aprile, Galaxia ha sottoscritto il round proof-of-concept da 435 mila euro di In Quattro, startup innovativa che si posiziona tra i pionieri mondiali nello sviluppo di una tecnologia di controllo termico per satelliti di nuova generazione, fondata come spin-off dell’ENEA (si veda altro articolo di BeBeez).
E ancora a febbraio Galaxia ha sottoscritto un round proof-of-concept da 385 mila euro di Space V, startup fondata nel 2021 come spin-off dell’Università di Genova, azienda impegnata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di sistemi di coltivazione per gli habitat spaziali come stazioni orbitanti e insediamenti lunari (si veda altro articolo di BeBeez).