Si è appena conclusa la selezione delle 60 startup che parteciperanno al percorso di crescita offerto dalla piattaforma Start Lab di Unicredit, creata nel 2014 per sostenere giovani imprenditori e idee di successo in particolare, ma non solo, nel campo digitale e dell’innovazione tecnologica (si veda qui il comunicato stampa).
Selezionati da commissioni valutatrici composte da esperti e rappresentanti di aziende leader nei rispettivi settori, i vincitori rappresentano alcune delle più promettenti start-up e pmi innovative italiane. Nel corso delle sue 10 edizioni UniCredit Start Lab ha visto la banca valutare 7.600 progetti imprenditoriali e accompagnare oltre 550 start up del Paese nei loro percorsi di crescita.
Circa 700 le candidature pervenute quest’anno in maniera omogenea da tutta Italia ed elaborate da team di neo-imprenditori operanti, in ordine di rilevanza numerica, nei settori digital (40% del totale), impact innovation (18%), innovative Made in Italy (18%), life science (15%) e clean Ttech (9%). Alle migliori aziende selezionate in ciascuna delle 5 categorie citate, UniCredit assegna un premio di 10 mila euro.
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“Ogni anno, dal 2014, raccogliamo i progetti, li selezioniamo insieme a esperti e grandi imprenditori e individuiamo le migliori startup, scaleup e pmi innovative in cinque diversi settori di attività”, spiega a BeBeez Giusy Stanziola, del team UniCredit Start Lab, che ha curato il progetto fin dall’inizio. E aggiunge: “Le startup guidate da donne tra quelle che si sono candidate quest’anno rappresentano il 22% del totale. L’incidenza della presenza femminile sale notevolmente nel gruppo delle migliori startup, quelle selezionate per entrare in Start Lab: nel 50% dei casi ci sono donne tra le founder o nel management team”.
Continua: “Tengo a precisare che siamo una piattaforma di business e non un acceleratore. Abbiamo quindi il compito di individuare opportunità di business per i nostri clienti. I numeri sono interessanti: quasi 700 candidati l’anno e 7600 sui dieci anni. Le idee imprenditoriali ci arrivano dalle nostre reti, attraverso i nostri partner che ci segnalano le start up. Organizziamo road show in giro per l’Italia e questa è una grande opportunità per entrare in contatto con gli ecosistemi locali. Quanto alle novità del 2023, le principali sono la selezione fatta ad hoc sulle start up del sud e l’introduzione dei corporate partner”.
A questo proposito, infatti, l’importante novità di quest’anno sono proprio i 5 corporate partner ovvero Barilla, Cisco, Fincantieri, Granarolo e Jakala che si affiancheranno a UniCredit individuando almeno una startup tra le 60 finaliste da supportare mettendo a disposizione propri mentor e facility (laboratori e spazi aziendali), avviando progetti pilota congiunti e valutando la possibilità di ingressi nel capitale.
“Presentiamo le startup ai clienti attraverso iniziative settoriali. Tra settembre e novembre ne faremo tre, due a Milano e una a Torino, si chiamano Tech Day. Ne abbiamo fatti 74 in dieci anni. Risultato: 1200 nostri clienti corporate e oltre 1000 investitori che hanno partecipato agli incontri. Facciamo anche attività di supporto tecnico manageriale tramite la Startup Academy, in cui le start up che selezioniamo di anno in anno sono ospiti per 5 giorni nella sede di Piazza Gae Aulenti a Milano, diamo loro contenuti e contatti per far crescere le loro imprese, attività di mentorship anche da parte della banca stessa. Che poi, in alcuni casi, può decidere di utilizzare i serivizi di alcune di queste imprese innovative in qualità di fornitori: sono infatti 25 le start up, che hanno partecipato al programma, di cui UniCredit stessa si avvale in ambiti diversi, dal welfare aziendale al mondo IT.
Per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la startup milanese Medicilio che ha creato il primo ospedale decentralizzato in Italia, in grado di portare la medicina diagnostica di alta qualità direttamente a casa dei pazienti (si veda altro articolo di BeBeez).
Nella categoria Clean Tech & Industrial la startup calabrese Katakem si è aggiudicata la prima posizione grazie allo sviluppo del primo reattore chimico automatizzato in grado di eliminare gran parte delle operazioni manuali oggi necessarie nelle pratiche di laboratorio e nei processi chimici, accelerando di dieci volte queste attività.
Per l’Innovative Made in Italy è risultata vincitrice la startup Deliveristo con il suo foodtech marketplace B2B in cui chef e ristoratori possono ordinare direttamente da oltre 350 fornitori (si veda altro articolo di BeBeez), mentre per la categoria Digital, la migliore è la start up Arcan (sede a Lecco) che ha sviluppato una piattaforma SaaS che, sfruttando l’intelligenza artificiale per identificare le inefficienze del codice sorgente e per stimare i tempi, i costi e i benefici della loro rimozione, permette di risparmiare sui costi di sviluppo del software.
Per la categoria Impact Innovation, prima classificata è la start up Voidless che si occupa del problema noto come “overpackaging”, approntando una nuova generazione di sistemi on demand packaging, macchine che creano la scatola su misura per ogni singolo ordine direttamente nei centri logistici.
Infine, per UniCredit Start Lab per il Sud, l’iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare promettenti realtà innovative delle regioni del Sud Italia, sono risultate vincitrici Robosan (piattaforma robotica per i laboratori diagnostici) e Sestre (soluzione per la fertilità e il trattamento delle disfunzioni ormonali).
La banca tiene a precisare, quindi, che tutte le 60 aziende selezionate accedono a specifici servizi e opportunità della piattaforma di business di UniCredit Start Lab che sono qui ribaditi:
- la partecipazione a incontri con aziende corporate clienti di UniCredit per valutare possibili partnership commerciali, industriali o tecnologiche, sia in iniziative settoriali ad hoc che in incontri one-to-one;
- la possibilità di entrare in contatto con potenziali investitori, anche internazionali (business angels, VC) appositamente selezionati da UniCredit;
- l’accesso alla Start up Academy, il programma di training manageriale organizzato dal team di UniCredit Start Lab;
- l’individuazione di uno o più mentor scelti tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit per confronti periodici su aspetti strategici e di crescita aziendale;
- l’assegnazione di un relationship manager di UniCredit per seguire le start up e pmi innovative nelle esigenze bancarie.
Ecco l’elenco completo delle start up vincitrici e delle menzioni speciali nelle cinque categorie dell’iniziativa e nell’ambito di UniCredit Start Lab per il Sud.
Ma quali sono le società passate da UniCredit StartLab che hanno avuto successo negli anni? Hanno avuto accesso ai servizi di mentorship e sono entrati in contatto con la rete della banca milanese alcune realtà come Everli (nata come Supermercato 24) il marketplace digitale sul quale i consumatori possono scegliere il supermercato in cui acquistare e ordinare prodotti fondato da Enrico Pandian proprio nel 2014; Moneyfarm, il consulente per gli investimenti online nata da un’idea di Giovanni Daprà e Paolo Galvani nel 2011; CleanB&B, piattaforma per la gestione di immobili in affitto breve, e D-Orbit, società che dà la possibilità si rimuovere i satelliti dalle orbite una volta giunti a fine vita utile che, a causa delle turbolenza dei mercati, ha deciso di non portare a compimento il progetto di fusione con la spac Breeze Holdings (si veda altro articolo di BeBeez). E ancora, Unobravo, servizio di psicologia online e Società Benefit, nata nel 2019 per rendere più accessibili il sostegno psicologico e la psicoterapia grazie alla tecnologia, che è passata da StartLab nel 2021 e che sarà inserita nel piano welfare dei dipendenti di UniCredit.