Zero srl, startup di Pordenone specializzata nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie avanzate per la coltivazione in ambienti controllati e in vertical farming, si è assicurata un round di investimento sottoscritto da Mitsui & Co, colosso mondiale del commercio e dei beni di consumo quotato alla Borsa di Tokyo e attivo, tra le altre, nel settore agroalimentare.
L’operazione si è conclusa dando esecuzione all’accordo di investimento firmato lo scorso 10 febbraio, mediante la sottoscrizione e la liberazione, da parte di Mitsui, di un aumento di capitale riservato e la firma di accordi parasociali relativi alla governance di Zero. Gli advisor sono stati LS Laghi & Partners per Zero, e Clifford Chance per Mitsui.
Zero è stata fondata nel 2018 a Pordenone dall’amministratore delegato Daniele Modesto. Inizialmente autofinanziata con i primi soci, ha visto successivamente i primi investimenti di altre realtà industriali eccellenti del territorio.
Nel 2021 il gruppo ha fatto il suo ingresso nel mercato nazionale e internazionale dell’agritech con Zero Modular Architecture, una tecnologia hardware-software proprietaria per realizzare in serie, su scala industriale, impianti di produzione in vertical farms: una piattaforma tecnologica trasversale che prevede la combinazione di componenti standardizzati, tutti realizzati autonomamente da Zero, che si assemblano rapidamente in spazi industriali dismessi rigenerati in farm alimentate da energia pulita.
La società ha anche sviluppato una propria gamma di prodotti, a marchio Zero Farms, che attraverso una tecnologia di coltivazione aeroponica in vertical farm evitano completamente l’utilizzo della terra o di altri substrati, un comune vettore di malattie e contaminazioni, facendo a meno dei pesticidi.
Nel 2021, Zero ha fatturato 3 milioni di euro, l’ebitda è stato negativo per 1,6 milioni, il debito finanziario netto di 1,2 milioni e il patrimonio netto pari a 3,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma proprio a fine 2021 la società ha annunciato il lancio del suo progetto del Capriolo Future Farming District (si veda qui il comunicato stampa di allora). Si tratta di uno dei più grandi progetti di vertical farming al mondo che sarà sviluppato a Capriolo (Brescia) e strutturato con una formula originale che unisce la rigenerazione industriale e gli edifici prefabbricati alla produzione di energia pulita. Si tratta di un investimento iniziale complessivo di oltre 60 milioni di euro per la prima fase e di ulteriori 40 milioni per il completamento della seconda fase prevista entro il 2025, che nasce dalla collaborazione industriale tra Zero e Iseo Idro, società di investimento specializzata nell’acquisizione e gestione di impianti di produzione di energia rinnovabile fondata da un gruppo di imprenditori altoatesini. Del team fa parte anche Gianantonio Tramet con la sua società di brokeraggio specializzata in servizi alla grande distribuzione.
Zero Farms, lo scorso anno aveva già avviato una collaborazione proprio con Mitsui e la catena di supermercati saudita, Tamimi Markets, per la nascita di una nuova joint venture in grado di sviluppare la prossima generazione di fattorie verticali intelligenti nella zona di Al Kharj, in Arabia Saudita (si veda qui il comunicato stampa di allora). L’obiettivo dell’accordo era quello di portare prodotti freschi sul mercato in maniera efficiente, utilizzando molta meno acqua rispetto alle tecniche di coltivazione tradizionali e con un percorso minimo tra fattoria e punto vendita, a partire dalla capitale Riad.
Le nuove risorse portate da Mitsui consentiranno ora a Zero di proseguire nella propria strategia di sviluppo tecnologico e crescita internazionale, con un focus anche sull’espansione sul piano commerciale e sullo sviluppo di progetti speciali come quello in corso in Medio Oriente.
Quanto a Mistui, il suo ramo d’azienda Nutrition & Agriculture produce in particolare ingredienti e materie prime in grado di contribuire a un approvvigionamento alimentare sano e sicuro. Il gruppo è attivo in Italia con la controllata Mitsui Italia spa, che si occupa di sviluppare business multisettoriali che vanno dalle vendite, alla logistica, al supporto finanziario, in Italia e nel resto del mondo. La società si occupa inoltre dell’importazione e dell’esportazione su scala internazionale di prodotti tessili, chimici, plastici, macchinari, prodotti farmaceutici e attrezzature industriali. Al contempo, Mitsui Italia collabora con due società affiliate del gruppo, Mitsui E&P Italia e Mitsui Rail Capital Europe. La prima è attiva nel campo dell’estrazione di idrocarburi, mentre la seconda nel noleggio e manutenzione di locomotive.