E’ in edicola all’interno di MF-Milano Finanza di oggi, l’inserto mensile MF Private equity. Il focus di questo mese riguarda l‘equity crowdfunding, che finalmente muove i primi passi in Italia grazie alle nuove norme sul settore, le più innovativa a livello mondiale (si veda altro articolo di BeBeez).
E sono sempre più numerosi i Paesi che seguono l’esempio italiano. Nei giorni scorsi il ministro delle Finanze di Singapore, Tharman Shanmugaratnam, ha annunciato che è in corso uno studio governativo sul potenziale dell’equity crowdfunding come fonte alternativa di finanziamento delle start up (si veda Todayonline).
Nei giorni scorsi invece la Francia ha varato una nuova normativa sul settore, alzando il limite a 1 milione di euro all’anno, dai precedenti 100 mila, per la raccolta in crowdfunding di capitali da parte di start up, senza dover produrre ponderosi documenti d’offerta da sottoporre alle autorità di vigilanza (si veda TechCrunch).
Intanto in Italia, dopo l’iscrizione delle prime due piattaforme di equity crowdfunding all’albo della Consob, Unicaseed (nella sezione speciale, quella degli intermediari finanziari, visto che il portale è promosso da Unicasim) e Starsup (nella sezione ordinaria, quella delle piattaforme promosse da privati, in questo caso un gruppo di commercialisti di Livorno), altre piattaforme scaldano i motori e sono agli ultimi test per il via libera della Consob all’inserimento nell’albo. Alcune di queste sono riportate in tabella, compilata con l’aiuto di uno studio sul settore dei ricercatori della Luiss condotto lo scorso autunno.
Il 27 febbraio si terrà invece a Milano presso Talent Garden il lancio ufficiale in Italia di FundedbyMe, piattaforma nata in Svezia nel 2011 e oggi già attiva in Finlandia, Danimarca, Norvegia, Spagna, Germania, Singapore. FoundedByMe, supportata dall’investment company Key Capital, specializzata in start up, almeno per il momento partirà in Italia solo come piattaforma cosiddetta reward-based, che permette al pubblico di partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premio o una specifica ricompensa non in denaro. Ma nei piani c’è anche l’equity crowdfunding. E a quel punto sarà necessaria l’iscrizione all’albo Consob.
Per ora quindi le uniche campagne attive su portali italiani di equity crowdfunding sono quelle proposte su Unicaseed e Starsup. Quest’ultima sta finanziando Cantiere Savona, start-up innovativa creata nel 2010 da un gruppo di giovani sardi, con l’obiettivo di progettare, e produrre un nuovo tipo di yacht, con tecnologia che razionalizzi consumi ed emissioni. Cantiere Savona cerca 380 mila euro.
Unicaseed, invece, propone Diaman Tech srl (si veda altro articolo di BeBeez), che sviluppa applicazioni software in grado di selezionare opportunità di investimento, monitorare rischi e creare portafogli con forte valenza prospettiva, dedicati ai gestori patrimoniali e ai promotori finanziari. Diaman Tech è una start up del gruppo di consulenza Diaman Holding srl, guidato da Daniele Bernardi, già noto nel mondo del trading e delle gestioni per ricerca e lo sviluppo di metodologie matematico-statistiche da applicare ai processi di investimento. Il target di raccolta è 147 mila euro, pari al 18,92% del capitale. Il taglio minimo dell’investimento è 490 euro (più 10 euro di commissioni). Il periodo d’investimento scade il 31 marzo.
Leonardo Frigiolini, amministratore delegato di Unicasim, ha spiegato a MF Private Equity.
Ma questo al momento non è ancora possibile, perché simili convenzioni non sono ancora state stipulate per nessun portale (si veda altro articolo di Bebeez). Così, aggiunge Frigiolini, «anche se in teoria l’investitore potrebbe fare un bonifico a Unicasim per l’importo dell’investimento, in ogni caso, perché questa possa accettarlo dovrebbe preventivamente aver accertato l’identità dell’investitore, per rispettare le varie normative. Da qui la necessità che il potenziale investitore diventi prima cliente di Unicasim, per poi sottoscrivere le quote della società in raccolta. Un passaggio che non può avvenire in modo automatica sul web, perché oggi per aprire un conto vanno firmati decine di fogli di carta. Quindi l’investitore interessato deve attendere che gli arrivino i contratti a casa da firmare e poi rispedirli, prima di concludere l’investimento».
Le start up italiane non devono comunque necessariamente rivolgersi a piattaforme connazionali per raccogliere capitali in crowdfunding. Per esempio GlassUp, che ha progettato e sviluppato occhiali su cui si possono trasferire tutte le app presenti sul tablet e/o sullo smartphone, dopo aver completato una campagna di crowdfunding reward based su IndieGoGo nel giugno 2013 ,in occasione della quale ha raccolto 150 mila dollari, ora sta cercando di raccogliere 100 mila sterline (pari al 7,69% del capitale, per una valutazione complessiva della società di 1,2 milioni di sterline) su Seedrs, piattaforma di equity crowdfunding con sede nel Regno Unito.
Scarica qui i precedenti inserti MF Private equity:
MF-Pe-febb2014-crowdfunding
MFPe-dic2013-Ambienta
MFPe-nov2013-spac
MFPe-ott2013-Venture-exbig.pdf
MFPe-sett2013-Private debt
MFPe-lug2013-Investitori istituzionali
MIFIPe-giu2013-Rendimenti fondi italiani
MFPe-mag2013-Performance fondi
MFPe-apr2013-Lboefisco
MFPe-mar2013-datiAifi-fondosalvaziende
MFPe-feb2013-fondoitaliano
MFPe-gen2013-bond