Sarà formalizzato a breve l’accordo tra la Nuova Castelli spa di Reggio Emilia, il principale esportatore italiano di Parmigiano Reggiano, e gli azionisti di maggioranza (tutti italiani) della polacca North Coast, società quotata alla Borsa di Varsavia, finalizzato all’acquisizione della partecipazione di controllo e poi al delisting della società.
Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando che North Coast, pur con una piccola capitalizzazione di 13 milioni di zloty (circa 3 milioni di euro), è dotata di una capillare piattaforma di importazione di prodotti alimentari italiani (tra i quali il caffè Kimbo, il riso Gallo, le salse di pomodore Cirio, l’olio Carapelli e la pasta Agnesi) e di distribuzione presso supermercati e canale horeca.
A North Coast fa capo anche il 50% di Tinis, leader in Polonia della produzione di mozzarella. Proprietario dell’altro 50% di Tinis è il gruppo Alival, leader sul mercato italiano nella produzione di mozzarella con un fatturato di circa 200 milioni nel 2014 (dai 175 milioni del 2013) e che dovrebbe arrivare a 250 quest’anno. Alival, da parte sua, proprio nei giorni scorsi è stato acquisito a sua volta da Nuova Castellil (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a North Coast, grazie all’integrazione in Nuova Castelli, sarà in grado di portare al gruppo un fatturato di 50 milioni di euro nel giro di due anni. L’operazione su Alival, era già stata anticipata da MF-Milano Finanza al momento dell’acquisto dell’80% del capitale di Nuova Castelli da parte del fondo Charterhouse Capital Partners all’inizio dello scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, Nuova Castelli spa, che per il restante 20% fa ancora capo all’ex presidente e amministratore delegato Dante Bigi, ha rilevato dallo stesso Bigi il 100% di Alival, acquisita la scorsa primavera da Bigi tramite la sua Dante Bigi srl. Alival è stata valutata circa 125 milioni di euro. L’imprenditore nell’operazione è stato affiancato da CP Advisors di New York con uffici anche a Milano, che lo aveva supportato nell’operazione con Charterhouse.
In quell’occasione il business dei formaggi di Nuova Castelli, oggi guidata dal presidente e amministratore delegato Luigi Fici, era stato valutato circa 350 milioni, sulla base di un fatturato 2013 di circa 290 milioni. Il ricavi dei due gruppi messi insieme, quindi, superano oggi i 500 milioni. Ma non è finita qui.
Nuova Castelli pensa ancora a nuove acquisizioni con l’obiettivo di sbarcare in Borsa nel medio termine. In particolare, allo studio c’è un’acquisizione negli Usa, dove il gruppo non è ancora presente. Al momento ci sono trattative aperte con due-tre soggetti, tutti con fatturati superiori ai 50 milioni di dollari, titolari anche di piattaforme di distribuzione in grado di commercializzare tutti i prodotti di Nuova Castelli e soprattutto titolari di quote di importazione di formaggi, senza le quali è impossibile sbarcare sul mercato Usa.