Andranno in quotazione oggi all’Aim di Borsa (ma è già stato chiesto lo spostamento sul listino Mta) le azioni e i warrant di Sesa spa, leader italiano della distribuzione di software e hardware alle piccole e medie imprese. Mercoledì 30 gennaio, infatti, è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Sesa in Made Italy 1, la prima Spac (Special purpose acquisition company) di diritto italiano (si veda altro articolo di BeBeez), strutturata con la consulenza di Centrobanca, guidata da Matteo Carlotti, Luca Giacometti e Simone Strocchi e quotata appunto all’Aim Italia dal giugno 2011, dopo aver raccolto 50 milioni di euro tra gli investitori. La newco derivante dalla fusione è stata infatti denominata Sesa spa.
Sesa spa ha diffuso ieri i risultati consolidati del semestre che si è chiuso il 31 ottobre 2012, che indica ricavi per 369,8 milioni di euro dagli 809 milioni dell’intero esercizio 2011-2012 (per effetto della stagionalità del settore, il fatturato del periodo maggio-ottobre ha in genere sempre un peso sul fatturato annuale inferiore al 45%). Quanto alla redditività, l’Ebitda a fine ottobre era di 19,2 milioni (dai 37,1 milioni dell’intero esercizio chiuso a fine aprile 2012) e l’utile netto era di 8,1 milioni (da 15,9 milioni per l’esercizio precedente). Rispetto a un saldo netto all’aprile 2012 positivo di 32 milioni, a fine ottobre la società presentava invece una posizione finanziaria netta negativa per 37,5 milioni, ma questo dato a fine aprile 2013 è destinato a migliorare in maniera significativa, perchè terrà conto dell’apporto di liquidità di circa 26 milioni derivante dalla fusione di Sesa spa con Made in Italy 1. Inoltre, la gestione caratteristica del gruppo genera un fabbisogno di capitale circolante che varia durante l’anno a seconda della stagionalità del business e che si acuisce in particolare nel quarto trimestre dell’anno.