Bassilichi ha presentato un’offerta vincolante per acquisire le attività di back office di Mps. Lo ha rivelato l’amministratore delegato della società toscana specializzata nel business process outsourcing, Leonardo Bassilichi, in un’intervista a Reuters dello scorso 22 luglio. “Venerdì scorso (19 luglio, ndr) abbiamo presentato un’offerta vincolante”, ha spiegato Bassilichi.
Mps è partner storico della società toscana con una quota dell’11,74%, mentre il resto del capitale fa capo per il 23,5% alla famiglia Bassilichi, per il 19% a MPVenture, per il 12,84% a Finanziaria Senese di Sviluppo e per il rimanente a Sici sgr (fondo Toscana Venture, 11,29%, e fondo Centro Invest, 5%).
Secondo Bassilichi, “altri tre soggetti industriali erano interessati”, ma ignora se abbiano presentato o meno un’offerta vincolante. La gara dovrebbe concludersi entro fine agosto.
A proposito dell’offerta del gruppo Bassilichi, l’amministratore delegato di Mps, Fabrizio, Viola a margine di un evento ha detto che “è uno dei soggetti interessati. Non ha nessuna peculiarità rispetto alle soluzioni che stiamo discutendo con gli altri” e ha aggiunto che la banca dovrebbe mettere a punto entro i primi giorni del prossimo mese la short list degli investitori interessati a rilevare il back office.
Mps aveva parlato nel piano industriale di 2.360 uscite dal back office con un conseguente calo del costo del personale di 166 milioni di euro. Dopo l’accordo con i sindacati le esternalizzazioni sono scese a 1.110, cui si aggiunge un esodo incentivato di circa 1.000 dipendenti.
Ma non è tutto. Perché a finanziare l’acquisizione delle attività di Mps da parte di Bassilichi potrebbero essere dei nuovi soci che entrerebbero in aumento di capitale, rilevando anche le quote di alcuni dei vecchi soci. In particolare quelle di Mps e di MP Venture. Reuters ricorda, infatti, che da tempo, secondo fonti, ci sono due operatori di private equity, Clessidra e Permira, che, effettuata la due diligence su Bassilichi, attendono di capire come si concluderà la gara per gli asset della banca senese e quali decisioni conseguenti prenderanno gli attuali azionisti.I due fondi hanno già dato la disponibilità a rilevare le partecipazioni degli azionisti che puntano a uscire dal capitale di Bassilichi. Nel frattempo, però, si sono mossi anche potenziali partner industriali internazionali, interessati “a entrare nella piattaforma, anche in minoranza”.
Intanto, Bassilichi prosegue l’espansione in nuove aree di business e all’estero. Su quest’ultimo fronte, effettuata l’acquisizione in Serbia di Asoft4Solutions, trampolino di lancio per l’Est Europa, sono in cantiere due partnership con grandi gruppi bancari retail in Spagna e in Francia.