Rottapharm Madaus ha presentato ieri a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione e richiesto a Consob l’approvazione del prospetto Informativo relativo all’offerta pubblica di vendita (scarica qui il comunicato). Come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 16 aprile, il gruppo farmaceutico alla fine ha scelto il listino milanese, dopo una prima ipotesi di sbarco al London Stock Exchange (si veda altro articolo di BeBeez). Si completerà quindi finalmente un percorso iniziato oltre un paio di anni fa, quando il fondatore Luigi Rovati aveva prima intessuto trattative serrate con i fondi di private equity Clessidra e Avista e poi aveva accarezzato l’ipotesi di ipo, per arrivare infine ad archivare il tutto e a rifinanziare l’intero debito finanziario con l’emissione di un bond da 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
ll gruppo di Monza è stato fondato da Luigi Rovati nel 1961 e poi integrato nel 2007 con la tedesca Madaus Pharma. La società produce farmaci da prescrizione e da banco nelle aree di reumatologia, ginecologia, in quella gastrointestinale e in cardiologia, prodotti per la cura della persona (per esempio, Saugella e Babygella) e integratori.
MF-Milano Finanza rivela oggi che nel verbale dell’assemblea del 18 aprile scorso si ipotizza come prima finestra utile individuata ai fini della tempistica dello sbarco in Borsa «potrebbe essere il periodo tra la fine del mese di giugno e la prima metà del mese di luglio 2014».
Secondo fonti vicine al gruppo, Rottapharm Madaus punta a quotare il 40% (greenshoe per le banche compresa) per una capitalizzazione di 1,9 e 2,2 miliardi a fronte di un enterprise value di circa 2,15-2,45 miliardi. La valutazione si basa su un fatturato consolidato del gruppo a fine 2013 di circa 600 milioni, un ebitda di circa 160 milioni e un debito finanziario netto di 247 milioni, compresa l’esposizione nei confronti di Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Cassa Depositi e Prestiti. Una tale valorizzazione implica multipli di 13-15 volte l’ebitda.
Coordinatori dell’offerta sono Deutsche Bank, Goldman Sachs International e Jp Morgan, che agiranno anche come joint bookrunners insieme a Jefferies, Morgan Stanley e Banca Imi . Quest’ultima sarà inoltre responsabile del collocamento per l’offerta pubblica ed agirà anche come sponsor. I consulenti legali incaricati sono Shearman & Sterling per Rottapharm e Latham&Watkins per le banche; gli aspetti fiscali per Rottapharm sono stati curati dallo Studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi e Associati. Reconta Ernst&Young è la società di revisione incaricata.