Labco Diagnostics sa, gruppo leader in Europa nella diagnostica medica, acquisisce il 100% del capitale del napoletano Studio di Diagnostica Nucleare (Sdn). A vendere sono i fondi di private equity di MPVenture, IMI fondi chiusi e Centrobanca (gruppo Ubi Banca), che insieme da fine 2006 controllano il 30% del capitale, e la famiglia Salvatore a cui fa capo il restante 70% (scarica qui il comunicato stampa).
Nata in Francia nel 2002, Labco è divenuta in pochi anni leader europeo della diagnostica medica con 250 strutture in 11 paesi (Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Belgio, Svizzera, Brasile, Colombia, Perù e Messico), oltre 5mila dipendenti, 15 milioni di pazienti all’anno e un volume d’affari complessivo di oltre 560 milioni di euro.
La partnership siglata con la struttura partenopea è il primo passo verso il Sud del colosso sanitario francese e fa da preludio all’apertura di nuovi centri diagnostici nell’Italia meridionale. In Italia Labco in passato ha già acquisito l’Istituto Il Baluardo di Genova (con sedi in tutta la Liguria) e Cam Centro Analisi Monza, struttura di riferimento a livello nazionale e uno dei primi quattro laboratori italiani (scarica qui il comunicato stampa).
L’ultimo bilancio consolidato disponibile di Sdn indica ricavi per il 2012 di 44,5 milioni (dai 43 milioni del 2011) e un margine operativo lordo di 21,9 milioni (da 20,4 milioni) a fronte di un debito finanziario netto di 17,8 milioni (da 26 milioni). Nel 2011 si era parlato di una possibile cessione delle quote in mano in fondi per una valutazione della società intorno ai 100 milioni, debito compreso,
A svolgere il ruolo di advisor finanziario per gli azionisti di Sdn è stata Ernst & Young, mentre advisor legale è stato lo studio Bettini Formigaro Pericu. Allen&Overy ha assistito Labco sul fronte legale, insieme allo studio parigino Fasken Martineu.
Matilde Mansi Salvatore, amministratore di Sdn e moglie del direttore scientifico Marco Salvatore, ordinario di Medicina nucleare e di Diagnostica delle immagini all’Università Federico II , resterà nel consiglio di amministrazione, con la governance centrale che garantisce il coordinamento internazionale e la cooperazione tra i 240 centri diagnostici europei.