Riccardo Candotti, ex proprietario di
Cobra, l’azienda specializzata nella produzione di bottoni metallici per l’abbigliamento di lusso, salverà
Leucos, gruppo di Salzano, nel veneziano, specializzato nel design e produzione di prodotti per illuminazione di fascia alta da tempo in crisi. Lo scrive il
Corriere del Veneto.
Leucos, quando ancora si chiamava FDV (Firme di Vetro), era stata rilevata a inizio 2013 dall’imprenditore Rocco Bormioli (non la Bormioli Rocco di Fidenza) che l’aveva comprata dal fondo Alcedo. Nel 2012 fatturava circa 30 milioni di euro, ma nel 2013 i ricavi sono scesi a 14 milioni a fronte di un debito di circa 20 milioni verso Veneto Banca, Lo scorso giugno è stato chiesto il concordato in continuità, ma il 14 agosto l’azienda ha annunciato il fallimento per la holding Leucos Group mentre la società operativa Leucos spa è stata messa in liquidazione ed è stato nominato liquidatore il commercialista veneziano Giovanni Boldrin.
Candotti ha messo sul tavolo 5,47 milioni di euro, battendo le offerte di un fondo di private equity spagnolo e di una cordata di imprenditori trevigiani facenti capo a un soggetto in passato già coinvolto in Leucos. Candotti ha di recente ceduto l’ultimo 30% che possedeva nel gruppo svizzero Riri, produttore di bottoni e cerniere per l’alta moda (si veda
altro articolo di BeBeez). “Ero alla ricerca di qualcosa di attinente alle mie radici di designer. In passato, per puro hobby, avevo già realizzato per me lampade. Ora, con Leucos, potrò concedermi di disegnarne qualcuna. E, soprattutto, di scegliere veramente chi meriti di affidare le proprie idee a questa azienda”, ha spiegato Candotti al
Corriere Veneto.
“Abbiamo chiuso il 2014 con un fatturato di 10 milioni di euro, più altri 6 milioni di dollari (5 milioni di euro, ndr) dalla nostra controllata nel New Jersey”, ha aggiunto l’amministratore unico, Giancarlo Ceotto, “e per l’anno appena iniziato puntiamo ad arrivare a 11,5 milioni con la casa madre più 7 milioni di dollari (5,9 milioni di euro, ndr) o poco meno in area americana. Le cifre dovrebbero salire, nell’ordine, a 15 e 7,5 (6,3 milioni di euro, ndr) nell’anno successivo. Ora dobbiamo riorganizzare la filosofia di prodotto e la struttura commerciale, che si arricchirà a breve di un nuovo responsabile per il mercato russo, e comunque potenziare ancora il Nord America. Il fatto di avere alle spalle un imprenditore così ferrato sul luxury come Candotti sarà sicuramente una marcia in più”.