I fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra sgr si sono aggiudicati ieri le trattative esclusive per l’acquisto dell’Istituto centrale Banche Popolari (Icbpi)
Le banche azioniste del gruppo specializzato in servizi e sistemi di pagamento e di clearing, al quale fa capo CartaSì, con il supporto degli advisor Mediobanca ed Equita sim, hanno infatti visionato ieri le offerte aggiornate delle due cordate in corsa (l’altra era formata dai fondi CVC Capital partners e Permira) (si veda altro articolo di BeBeez) e hanno scelto appunto quella del consorzio a tre.
La notizia rappresenta un’inversione a 180 gradi rispetto a quanto comunicato venerdì scorso all’accoppiata CVC-Permira, che appunto aveva ricevuto l’assicurazione verbale di aver ottenuto il diritto alla trattativa in esclusiva. Poco dopo però, c’era stato un dietrofront.
Le banche avevano infatti chiesto a CVC-Permira di elevare la valutazione di Icbpi da 2,05 almeno a 2,12 miliardi di euro, al pari di quella messa sul piatto dal terzetto Bain-Advent-Clessidra, mentre avevano chiesto a quest’ultima cordata di ridurre la leva con la quale avrebbe voluto finanziare l’acquisto della banca (in prima battuta proposta al 50% contro il 15% di CVC-Permira), per non appesantire la struttura finanziaria post-operazione, visto che la banca ha chiuso il 2014 con un risultato operativo, di 167,6 milioni.
Secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, il terzetto si è portato a casa la vittoria avanzando, in alternativa alla proposta di venerdì (arrotondata al rialzo a 2,15 miliardi), un’offerta da 2 miliardi che prevede però equity per 1,7 miliardi più l’acquisto delle minorities del gruppo Icbpi compreso circa il 6% di Cartasi per 75 milioni. Le banche azioniste dovranno dunque scegliere tra le due proposte. Per contro, CVC-Permira ha offerto per le minorities 50 milioni e per il gruppo sempre i 2,05 miliardi e leva invariata.