E’ stato annunciato veneredì 19 giugno come previsto l’accordo per la cessione del controllo dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari (Icbpi) alla cordata di fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra sgr (scarica qui il comunicato stampa delle banche azioniste e quello dei fondi).
Nel dettaglio, le banche azioniste del gruppo specializzato in servizi e sistemi di pagamento e di clearing, al quale fa capo CartaSi. hanno firmato un accordo per la vendita dell’85,79% del capitale al veicolo Mercury Italy srl, partecipato in via paritetica con una quota del 42,5% da Advent e Bain e per il restante 15% da Clessidra.
Icbpi ha più di 1.900 dipendenti e nel 2014 ha registrato un fatturato di 670 milioni, un ebitda di 195 milioni e un utile netto di 95 milioni. Il prezzo di cessione sarà determinato sulla base di una valutazione del 100% di Icbpi tra 2 e 2,15 miliardi di euro, in funzione della struttura dell’operazione che verrà scelta (dove a 2 miliardi corrisponde un’offerta quasi full equity e a 2,15 un’offerta finanziata con il 50% di leva) (si veda altro articolo di BeBeez). Parte ora l’iter autorizzativo con Banca d’Italia,
E’ prevista una componente aggiuntiva sotto forma di ‘earn out’ legata ai proventi eventualmente riconosciuti a CartaSi da parte di Visa Europe il cui ammontare allo stato non è quantificabile, spiega una nota.
In base all’accordo alcune delle banche azioniste manterranno il 7,9% di Icbpi. Nel dettaglio Credito Valtellinese terrà il 2%, Banco Popolare e Popolare Emilia l’1,5% a testa, Popolare Cividale l’0,7%, Ubi Banca e Popolare Milano l’1% e Banca Sella lo 0,2%. Queste banche sottoscriveranno un patto parasociale con Mercury Italy. Usciranno invece dal capitale di Icbpi Popolare Vicenza, Veneto Banca, Banca Carige e Iccrea Holding. Il restante 6% riguarda quote in mano ad altre banche. Anche questa quota verrà venduta ai fondi in tempi brevi.
Nell’operazione le banche venditrici sono state assistite da Equita sim e da Mediobanca, mentre per i temi legali sono state supportate dallo studio Lombardi Molinari Segni. Per i fondi hanno operato in qualità di advisor finanziari Rothschild, Hsbc e Vitale&Co, mentre consulenti legali sono stati Bonelli Erede Pappalardo, studio Tremonti, Studio Carbonetti, Carlo Pavesi e Weil, Gotshal & Manges. Sempre per i fondi, Franco Bernabè, Boston Consulting Group, First Annapolis e PriceWaterhouseCoopers hanno agito in qualità di advisor strategici; Studio Pirola e Studio Romagnoli, Vitali, Piccardi in qualità di advisor fiscali; Community Group ha infine operato in qualità di advisor di comunicazione.
Advent e Bain Capital hanno già una solida esperienza nel settore dei servizi di pagamento, In particolare, hanno investito in Nets, società scandinava leader nel settore dei pagamenti, e nei servizi informativi e legati all’identità digitale, e in Worldpay, una società leader nel settore della gestione delle carte di credito e di debito, acquisita da Royal Bank of Scotland per la quale ora è in corso un dual track (sono avanzate le procedure per l’ipo ma nel frattempo JPMorgan ha messo sul piatto 6 miliardi di dollari per comprarla). Per Clessidra, invece, si tratta del terzo investimento in una società del settore finanziario dopo Anima holding e Cerved.
Veneto Banca dalla cessione del suo 9,988% di Icbpi si aspetta una plusvalenza di 140 milioni. Credito Valtellinese, invece, stima dalla cessione del 18,39% un effetto economico netto tra 217 e 247 milioni e un impatto positivo sul Cet1 tra 165 e 183 punti base. Popolare Vicenza stima dalla cessione della sua quota una plusvalenza netta di 142,3 milioni, mentre per Banca Carige sarà di 24,3 milioni. UBI Banca vede un beneficio di 70 milioni con un impatto sul Cet1 di 11 punti base, mentre per Banco Popolare il beneficio è atteso tra 140 e 160 milioni con un effetto sul Cet1 di 65 punti base.