E’ stato firmato lo scorso 22 ottobre l’accordo tra Oxy Capital, Attestor Capital, il gruppo Ferroli e le banche creditriciper il salvataggio del gruppo veronese produttore di climatizzatori e caldaie (scarica qui il comunicato stampa).
Ferroli a inizio giugno aveva depositato la domanda di concordato in bianco presso il Tribunale di Verona (si veda altro articolo di BeBeez) e nei giorni scorsi ha depositato l’accordo di ristrutturazione del debito redatto sulla base dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare (si veda altro articolo di BeBeez).
L’accordo prevede che gli investitori mettano a disposizione dell’azienda i mezzi finanziari e le expertise manageriali necessarie all’esecuzione di un nuovo piano industriale e ne assumano la governance. L’operazione, elaborata in collaborazione con la Famiglia Ferroli che rimarrà nella compagine sociale, ha già visto l’innesto di 30 milioni di nuova finanza prededucibile (su complessivi 60 milioni messi a disposizione dai fondi Oxy e Attestor.
Da parte loro le banche concorrono all’operazione di salvataggio consolidando il proprio indebitamento e convertendone una parte a copertura perdite. Gli istituti di credito sono esposti per 350 milioni di euro a fronte di un fatturato consolidato 2014 di Ferroli di circa 400 milioni, un centinaio di milioni in meno del 2013.
Oxy e Attestor hanno utilizzato la tecnica di DIP financing (“debtor in possession”) ormai consolidata negli Usa, dove ha consentito il salvataggio di numerose aziende senza coinvolgere le banche nella gestione: tra Investitori e banche viene negoziata una waterfall convenzionale che prevede con quali modalità e in quale misura i proventi derivanti dalla valorizzazione e eventuale dismissione della società verranno ripartiti fra loro.
Un approccio molto simile è stato utilizzato per operazioni passate (Limoni e Fnac) da Orlando Italy, sempre in tema di write-off (cancellazione) dei crediti. A parità di condizioni, infatti, il write-off richiesto alle banche in cambio dell’investimento di nuovo equity da parte del fondo per il rilancio delle aziende da acquisire a rischio di fallimento era stato più basso di quanto di norma si sarebbe visto in operazioni simili. E questo perché Orlando ha chiesto e ottenuto dalle banche che il proprio equity avesse una seniority superiore rispetto al debito bancario e che quindi venisse remunerato prima (si veda altro articolo di BeBeez).
La fase del concordato con riserva per Ferroli è stata condotta sotto il controllo dei commissari Luigi Castelletti e Gianfranco Pieracin nominati dal Tribunale di Verona. Gli investitori e la management company sono assistiti da BonelliErede e le banche da Lombardi Molinari Segni. L’advisor finanziario dell’operazione per la società è Mediobanca mentre le banche creditrici sono assistite da Rothschild. Advisor Industriali dell’operazione sono Kpmg e Roland Berger. Il piano è stato asseverato da Massimiliano Bonamini mentre Credito Fondiario è banca agente dell’operazione.