Sator Capital si lancia nel fintech e finanzia la startup innovativa Tinaba, acronimo di This is not a bank, una piattaforma grazie alla quale privati ed esercenti commerciali potranno effettuare trasferimenti di denaro in modalità peer-to-peer, acquistare beni o servizi, veicolare forme di micropagamenti, organizzare casse comuni virtuali e campagne di crowdfunding. Lo ha scritto ieri Italia Oggi.
Tecnicamente la società è stata capitalizzata con 50 mila euro dalla newco Arepo Ti, veicolo lussemburghese che fa capo al fondo promosso da Matteo Arpe.
Arpe è presidente di Tinabam mentre la gestione della startup è stata affidata a Mariano Giovanni Carozzi, oggi in Sator per conto della quale è responsabile prodotti e servizi innovativi di Extrabanca. Carozzi, che ha lavorato prima in Banca Sella, è stato il fondatore di Prestiamoci, prima piattaforma italiana P2P di credito online. A completare il consiglio d’amministrazione di Tinaba è Maria Rita Scolaro che fa parte in Sator dello staff tecnico di Arpe.
Il progetto di Tinaba è internazionale. La startup è infatti stata ideata per operare in ogni Paese in cui sarà lanciata, in connessione con un istituto bancario al fine di consentire ai propri utenti anche l’offerta di prodotti e servizi bancari e di investimento.
Advisor legale della startup è Orrick, che si sta occupando di tutti gli aspetti societari e contrattuali connessi al lancio di Tinaba, ivi inclusa la negoziazione della partnership con l’istituto bancario di appoggio in italia, la redazione della contrattualistica tra Tinaba i clienti privati e i merchant, la gestione degli aspetti regolamentari e dei rapporti con la Banca d’Italia, che si presentano particolarmente complessi in una materia così innovativa quale quella dei servizi bancari, finanziari e di pagamento declinati in una logica social.
Orrick seguirà, altresì, la fase dello sviluppo internazionale di Tinaba, assistendo quest’ultima nella negoziazione con i partner internazionali e nella redazione dei relativi accordi.