Dopo lo stop all’ipo dell’autunno 2014 (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo che quest’estate sono saltate le trattative in esclusiva con il fondo Charme, il dossier Fedrigoni è passato sul tavolo della famiglia Benetton con con la sua Edizione holding sta organizzando l’acquisto del controllo della storica cartiera in coinvestimento con un fondo sovrano di Singapore (si ipotizzava GIC, già socio di Edizione in Sintonia, ma le ultime notizie danno Temasek come più probabile, si veda Il Sole 24 Ore) e con un altro investitore di cui non si conosce il nome.
Tuttavia, visto che si parla di un altro fondo sovrano, è possibile immaginare che il Fondo Strategico Italiano sia tornato alla carica, visto che la scorsa primavera aveva mostrato interesse per Fedrigoni prima che la famiglia fondatrice decidesse di trattare in esclusiva con Charme (si veda altro articolo di BeBeez).
Sotto la guida dell’amministratore delegato Claudio Alfonsi, Fedrigoni ha chiuso il 2014 con 873 milioni di euro di ricavi (di cui il 64% all’estero), un ebitda di ben 114,6 milioni e un utile netto di 63,3 milioni e il primo semestre 2015 (scarica qui il comunicato stampa sulla semestrale) è risultato in netta crescita, con ricavi per 482,1 milioni (+8,9%), ebitda in aumento del 4,2% a 64 milioni a parità di perimetro (+10,6% includendo l’effetto delle due acquisizioni 2015, cioé quella della statunitense egli Usa lo specialista della distribuzione di supporti per la stampa digitale GPA-Gummed Papers of America e quella della brasiliana Arjo Wiggins), utile a 31,1 milioni (+4%), con un debito finanziario netto a fine giugno di 196,8 milioni di euro, in aumento dai 72,7 milioni di fine 2014 per effetto del ricorso alla leva per finanziare le acquisizioni condotte nel periodo (si veda altro articolo di BeBeez).
Con oltre 2.000 dipendenti, 12 stabilimenti (di cui 9 in Italia, 2 in Spagna e 1 in Brasile), 11 impianti di fabbricazione a macchine continue, 7 impianti di macchine spalmatrici e 13.000 referenze prodotto in catalogo, Fedrigoni vende i propri prodotti in oltre 110 Paesi nel mondo.
Il gruppo è inoltre l’unico produttore italiano di carta per banconote accreditato dalla Banca Centrale Europea per la produzione della carta filigranata dell’euro e produce elementi di sicurezza e carte valori per banche centrali e istituti poligrafici. Il gruppo è proprietario, tra gli altri, dei marchi Fedrigoni e Fabriano. La carta Fabriano, con 750 anni di storia all’attivo, è parte del patrimonio culturale italiano e ogni anno è scelta da milioni di studenti e artisti in Italia e nel mondo. Attraverso Fabriano Boutique poi il Gruppo Fedrigoni produce e commercializza prodotti di cartoleria fine venduti tramite 11 boutique monomarca di proprietà e 4 in franchising in Italia e in Cina.