Cvc Capital Partners, tramite la controllata Chopin Holdings sarl, ha venduto per 312 milioni di euro lunedì sera con collocamento accelerato (accelerated bookbuilding) un pacchetto di 47.655.000 azioni di Cerved Information Solutions spa, pari al 24,4% del capitale, cioè l’intera partecipazione in Cerved che era rimasta in portafoglio al fondo dopo l’ipo e le successive cessioni sul mercato.
Bookrunner dell’offerta è stata ancora una volta JPMorgan (che era stato uno dei Joint global coordinator e joint bookrunner dell’offerta globale) (scarica qui il comunicato stampa).
Come nell’operazione condotta a inizio settembre (si veda altro articolo di BeBeez), quando Chopin aveva ceduto una tranche pari al 14,87% del capitale del gruppo specializzato in informazioni finanziarie, lunedì i titoli sono stati venduti al prezzo di 6,55 euro per azione.
L’operazione è andata molto bene, tanto che la forte domanda ha spinto il fondo a decidere di collocare l’intero pacchetto di azioni ancora in portafoglio, quando inizialmente l’offerta avrebbe dovuto riguardare soltanto 30 milioni di azioni.
Il corrispettivo complessivo incassato da quest’ultima vendita, che sarà pagato domani 26 novembre, è dunque di 312,14 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai 190 milioni incassati a settembre e ai 203,2 milioni incassati lo scorso maggio (a 6,35 euro per azione, si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione della quotazione a Piazza Affari del giugno 2014 (si veda altro articolo di BeBeez), CVC si era dovuto accontentare di un prezzo di 5,1 euro per azione nella parte bassa della forchetta 5-5,25 euro e, vendendo in ipo una quota di 39 milioni di azioni, aveva incassato 198 milioni di euro. In ipo l’equity value del gruppo (prima dell’aumento di capitale) era stato valutato 765 milioni per una valorizzazione, debito compreso (730 milioni a fine marzo 2014) pari a circa1,5 miliardi, cioé poco meno di 10 volte l’ebitda del 2013 (151 milioni).
Il fondo di private equity aveva comprato il controllo di Cerved nel gennaio 2013 (si veda altro articolo di BeBeez), acquisendolo dai colleghi Bain Capital e Clessidra sulla base di una valutazione di 1,13 miliardi di euro, pari a un multiplo di circa 8 volte l’ebitda del 2012 che era stato di 143 milioni.
L’operazione era stata finanziata in parte con l’emissione di bond high yield per 780 milioni di euro in tre tranche poi quotati all’Extra Mot Pro di Borsa Italiana. Uno dei bond, quello da 250 milioni di euro a scadenza 2019, era poi stato rimborsato subito dopo l’ipo. Lo scorso luglio, invece, il gruppo ha sottoscritto un contratto di finanziamento (cosiddetto «forward start») da 660 milioni con un pool di banche per riacquistare i restanti bond in circolazione (uno da 300 milioni e un altro da 230 milioni), una volta che il prossimo gennaio 2016 potrà essere esercitata l’opzione call.
Il gruppo guidato da Gianandrea De Bernardis ha chiuso il 2014 con 331,3 milioni di euro di ricavi, 160,1 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 487,6 milioni. Nei nove mesi del 2015 Cerved ha raggiunto i 256 milioni di euro di ricavi (da 235,6 milioni dei nove mesi 2014), un ebitda di 120 milioni (da 112,4 milioni) e un utile netto rettificato di 46,3 milioni (da 36,7 milioni), con un debito finanziario netto di 546,7 milioni (scarica qui la trimestrale).
Dalla quotazione il titolo si è apprezzato del 33%, mentre da inizio anno ha guadagnato il 61 cc%. Ieri, invece, la notizia della vendita della quota di CVC ha spinto al ribasso l’azione, che ha chiuso a -2,09% da lunedì a 6,8 euro.