La maison di calzature di alta gamma Sergio Rossi passa a Investindustrial. L’operazione, spiega una nota congiunta diffusa ieri, include tutte le attività industriali di Sergio Rossi, i diritti sui marchi e la rete di distribuzione per un perimetro che l’anno scorso ha fatturato 82 milioni di euro (scarica qui il comunicato stampa).
Il fondo Investindustrial, che ha in portafoglio altri marchi del lusso e del design, come Aston Martin, Flos e B&B Italia, era in trattative strette con Kering da fine estate, dopo che a fine luglio il favorito sembrava invece essere Emerisque (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operatore di private equity di cui Andrea Bonomi è il principal partner investirà circa 100 milioni di euro nell’operazione, incluso un aumento di capitale per il rilancio e lo sviluppo dell’azienda, che è stata valutata 70-80 milioni, Sergio Rossi ha realizzato giro d’affari e risultati in calo negli ultimi anni: da 99 milioni di euro di vendite nel 2004, il marchio è passato a 92 milioni nel 2013 e appunto a 82 milioni nel 2014, con una discesa parallela della marginalità. Già nel bilancio 2014 Kering aveva effettuato una svalutazione del marchio per 52 milioni di euro. Nel primo semestre di quest’anno, poi, Kering ha registrato perdite nette relative alle attività da cedere per 11 milioni di euro, in gran parte attribuibili a Sergio Rossi (scarica qui la semestrale di Kering).
Il network distributivo di Sergio Rossi copre 74 Paesi in 5 continenti e comprende 82 negozi, di cui 50 store di proprietà e 32 negozi in franchising situati nei quartieri del lusso delle principali città di Europa, America, Sud Est Asiatico e Giappone.
Fondata da Sergio Rossi nel 1966, l’azienda è oggi completamente controllata dal colosso francese del lusso Kering, dopo che nel 1999 il gruppo Gucci (poi comprato dal gruppo PPR, ora Kering) aveva acquisito il 70% del capitale, per poi salire al 100% nel 2005 con l’uscita di Rossi dalla società.
Advisor di Kering per il deal sono stati Accuracy sul fronte finanziario e Bonelli Erede per la parte legale, mentre advisor di Investindustrial sono stati Lazard, PwC e lo studio legale Chiomenti.