Il fondo Insight Venture Partners ha siglato la vendita di Jagex, la più grande società inglese dedicata allo sviluppo e messa in linea di giochi on- line. A comprare è statalla cinese Shandong Hongda Mining (si veda Unquote), societàche gestisce miniere per l’estrazione di minerale grezzo per la produzione del ferro. Oltre alla maggioranza di Insight, ci sono partecipazioni di minoranza in capo a The Raine Group e a Spectrum Equity Holding. Oltre al famoso “Rune Scape”, Jagex ha altri 43 titoli in catalogo. Insight ha iniziato a investite nel 2005 in Jagex per poi raggiungere la maggioranza nel 2010 attraverso una serie di acquisizioni successive. Nel frattempo Jagex aumentava I suoi ricavi passando dai 44 milioni di sterline del 2010 agli oltre 50 del 2014. Nel 2015 ha realizzato un profitto netto di 23 milioni di sterline. Il valore della transazione si attesta in un intorno dei 300 milioni di dollari.
Vista Equity Partners ha fissato un tetto massimo di raccolta (hard cap) a 10 miliardi di dollari per il suo sesto fondo di buyout (si veda il Wall Street Journal). Il private equity aveva annunciato un primo closing del nuovo fondo all’inizio di questo mese, indicando che si era già superata la raccolta del precedente fondo del 2014 (5,78 miliardi di dollari). Il target di raccolta rimane 8 miliardi sebbene si sia già registrata domanda in eccesso da parte degli investitori. Se il nuovo veicolo raggiungesse i 10 miliardi di dollari, si collocherebbe tra i fondi di private equity focalizzati sulla tecnologia più grandi di sempre. Attualmente la posizione top in classifica è occupata dai 10,3 miliardi di dollari di Silver Lake Partners del 2013. Sebbene i dati relativi al quinto non siano ancora disponibili, il fondo precedente, quello del 2011, ha generato un ritorno del 21,4% al settembre dello scorso anno (fonte: Oregon Investment Council). Vista Equity Partners, fondata nel 2000 da Robert Smith (ex Goldman Sachs) e Brian Sheth (ex Bain), ha in gestione un totale di 14 miliardi di dollari in investimenti fatti in società di software, gestione di dati ed altre tipologie comunque legate alla tecnologia.
Afluenta, l’emergente piattaforma di P2P (Peer-to-Peer) lending in America latina, ha raccolto 8 milioni di dollari in un nuovo round di investimento, di cui 4 milioni da International Finance Corporation (facente capo alla World Bank) e 4 milioni dal fondo di venture Elevar Equity (si veda PeHub). Per quest’ultimo, dedicato a investimenti che possano aiutare comunità rimaste indietro nell’evoluzione tecnologica ai fini di colmare il gap generatosi, Afluenta rappresenta il primo investimento in America Latina. Afluenta era stata fondata nel 2013 dall’imprenditore argentino Alejandro Cosentino. La piattaforma si propone di disintermediare il sistema di concessione del credito del sistema bancario, offrendo a coloro che cercano finanziamenti una piattaforma/procedura più efficiente per far incontrare domanda e offerta di credito. Dopo la fondazione, Afluenta ha aperto in Perù nel 2015 e con il denaro raccolto, ha intenzione di espandersi entro i prossimi 12 mesi in Messico, Colombia e Brasile.