Le due società di giochi e scommesse Gamenet e Intralot Italia si fondono per dare vita a un gruppo da un miliardo di euro di ricavi. L’annuncio ufficiale è stato dato nei giorni scorsi (scarica qui il comunicato stampa) e il completamento dell’operazione è atteso per la fine di giugno. Come anticipato lo scorso marzo (si veda qui il comunicato stampa), il nuovo gruppo sarà controllato all’80% dal fondo Trilantic Capital Partners Europe (tramite TCP Lux Eurinvest), oggi azionista di controllo di Gamenet, mentre il restante 20% farà capo alla greca Intralot Group.
Gamenet ha chiuso il primo trimestre 2016 con un giro d’affari di circa 1,46 miliardi di euro, in crescita del 12% dal 2014, con ricavi che si sono attestati a 119,5 milioni, in calo del 2,7%, con un ebitda in crescita del 18,8% a 16,8 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 160,7 milioni, in calo dai 184,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente e in risalita dai 150,3 milioni di fine 2015 (dai 177,7 milioni di fine 2014). Il bilancio consolidato 2015 di Gamenet indicava ricavi per 532,9 milioni (da 545,7 milioni del 2015), con un ebitda di 63,6 milioni (da 64,4 milioni).
Nel primo trimestre 2016, la raccolta aggregata di Gamenet e Intralot è stata quindi di 1,81 miliardi, i ricavi aggregati pro-forma di 249,5 milioni e l’ebitda aggregato pro-forma di 20,9 milioni. Il nuovo player potrà contare su una rete distributiva di circa 750 punti scommesse, a brand Intralot, oltre 60 sale gioco di proprietà, circa 8.200 videolotterie e una raccolta di oltre 6,3 miliardi. Quanto al debito, il comunicato relativo alla sigla dell’accordo tra i due gruppi, precisa che il nuovo gruppo ha la stessa posizione finanziaria netta di Gamenet prima del pagamento del dividendo di 16,6 milioni dello scorso 4 maggio, dal momento che le attività italiane di Intralot che verranno apportate al nuovo gruppo sono senza debito e con cassa positiva).
“Diciotto mesi fa abbiamo iniziato un processo di profondo turnaround del gruppo Gamenet, che mostrava segnali di sofferenza. Siamo tornati a crescere, ormai da 4 trimestri, e abbiamo ridotto il nostro livello di indebitamento, che è passato da 2,9 volte l’ebitda del primo trimestre 2014 a 2,4 volte del primo trimestre 2015, fino ad arrivare, con questa operazione, sotto la soglia del 2, ai livelli minimi del settore”, ha commentato l’amministratore delegato Guglielmo Angelozzi, aggiungendo: “Nei prossimi 12-18 mesi sarà cruciale la nostra capacità di ottimizzare i costi e di sfruttare le molteplici sinergie di ricavo possibili. In questo momento il nuovo Gruppo Gamenet è certamente una delle piattaforme più interessanti per ulteriori attività di consolidamento del mercato”.
Lo scorso febbraio Moody’s e S&P’s avevano downgradato il rating corporate di Gamenet e il rating del suo bond da 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La decisione delle agenzie era motivata dal fatto che la nuova normativa fiscale italiana sul settore delle slot machine avrà un impatto molto negativo sui profitti della società e quindi sul merito di credito e sulla sua liquidità. Non solo. Il downgrade tiene anche conto del quadro di incertezza che aleggia su tutto il settore, in vista dell’annunciata riforma della regolamentazione.