E’ in quotazione all’ExtraMot Pro da mercoledì 1* giugno il nuovo minibond di GPI, tra i principali operatori in Italia nel settore dell’information technology per la sanità e per il sociale.
Il bond, emesso per 15 milioni, ha scadenza ottobre 2023, paga una cedola del 4,3% e ha una struttura cosiddetta amortizing, cioè prevede i rimborso periodico del capitale, a partire dal giugno 2019. I titoli sono stati sottoscritti per 12 milioni dai fondi di private debt Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT) e Anthilia BIT Parallel, gestiti da Anthilia Capital Partners sgr. Il fondo Euregio minibond di PensPlan Invest sgr ha invece sottoscritto 2 milioni del nuovo bond, mentre il restante milione è stato sottoscritto da un gruppo di banche locali. Arranger dell’operazione e collocatore del prestito obbligazionario è stata Banca Finint.
Con sede a Trento, GPI è controllata dal presidente e amministratore delegato Fausto Manzana e partecipata da inizio 2014 dal fondo ICT di Orizzonte sgr, che allora vi aveva investito 1,75 milioni per il 10,32% del capitale e che in quell’occasione aveva sottoscritto 3,75 milioni di euro di minibond.
Il collocamento del bond era poi proseguito nel corso dell’anno con la sottoscrizione di altri 4,25 milioni da parte del fondo Euregio di PensPlan Invest sgr e altri investitori professionali. Una quota di quel bond da 1,75 milioni era stata sottoscritta successivamente anche dal Fondo Strategico Trentino Alto-Adige. In totale quel bond, che pure è quotato all’ExtraMot Pro, ha scadenza 2018, è in circolazione per 12 milioni.
Il bilancio consolidato 2015 di GPI rivela poi che a fine dicembre dell’anno scorso la società ha emesso un nuovo minibond non quotato per 4,75 milioni a scadenza 2025 con struttura amortizing sempre a partire dal 2019, che è stato a sua volta interaente sottoscritto.
Gpi ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato di 98 milioni di euro, un ebitda di 15,9 milioni e un debito finanziario netto di 40,6 milioni (di cui appunto 16,75 milioni rappresentato da obbligazioni).
Il Documento di ammissione spiega che l’emissione obbligazionaria finanzierà “i progetti di crescita del gruppo anche in orizzonte pluriennale, sia per linee interne (mediante investimenti per l’internazionalizzazione dell’offerta commerciale) sia per linee esterne (mediante l’acquisizione di aziende e/o partecipazioni, anche di controllo, in player di mercato che per dimensioni, caratteristiche ed offerta commerciale siano funzionali e coerenti con il business del Gruppo). Il ricavato dell’Offerta potrà essere, inoltre, destinato a finalità di gestione operativa generale del gruppo, ivi incluso eventualmente il rifinanziamento del debito e la diversificazione delle fonti di finanziamento rispetto al tradizionale canale bancario”,