E’ in quotazione da ieri all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana la prima tranche da 3 milioni di un minibond emesso per 6 milioni da Clabo spa, la cui emissione era stata annunciata dalla società la scorsa settimana.
Clabo, con sede a Jesi (Ancona) e quotata sul mercato all’Aim Italia, è leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie ed hotel, ed è controllata al 68,46% dai fratelli Pierluigi (presidente e amminsitratore delegato) e Alessandro Bocchini tramite la holding Clabofin srl.
Il minibond, che ha scadenza 2021 con struttura di rimborso amortizing a partire dal giugno 2018 e paga una cedola del’6%, è stato interamente sottoscritto dal fondo Pioneer Progetto Italia, gestito da Pioneer Investment Management sgr.
Il Documento di ammissione spiega che “l’emittente intende utilizzare i proventi derivanti dalla sottoscrizione del prestito obbligazionario per perseguire i propri obiettivi strategici di sviluppo (…). In particolare, le risorse di cui l’emittente potrà beneficiare, saranno utilizzate per finanziare esclusivamente il proprio fabbisogno generale di cassa e in particolare per il consolidamento della posizione competitiva nel mercato asiatico attraverso l’acquisizione di un ramo di azienda di una società competitor avente sede legale in Cina”. Un’operazione che, com’era stato spiegato agli analisti lo scorso 14 aprile, fa parte di un ampio progetto di sviluppo in Cina.
La Cina sta infatti diventando un mercato particolarmente interessante per la società. Sempre il Documento di ammissione ricorda che lo scorso aprile “è stato sottoscritto un accordo commerciale con Nanjing Mango Food & Beverage Management Company, società cinese tra i principali operatori locali specializzati nel food retail dolciario. L’accordo prevede la fornitura di vetrine gelato per l’apertura di 28 nuovi locali a marchio Ice Demon localizzati prevalentemente nell’area sud orientale della Cina dedicato al gelato italiano. Tale accordo ha un valore di 1,3 milioni di Reminbi (pari a circa 180 mila euro) e rappresenta una prima tranche nel programma di aperture 2016 che dovrebbero essere circa 40 in totale”.
L’azienda ha terminato il 2015 con ricavi proforma per 34,91 milioni di euro, un utile netto consolidato di 1,6 milioni e un indebitamento netto proforma di 17,8 milioni.
Eidos Partners ha agito in qualità di strutturatore dell’operazione, mentre Galante e Associati Studio Legale ha agito in qualità di legal advisor.