Il tedeschi di FHCS (Freudenberg Home and Cleaning Solutions) multinazionale tedesca proprietaria dei marchi Vileda, Wettex e Marigold, hanno comprato l’italiana Gimi, leader nel settore dei prodotti per la cura del vestiario e della casa come stendibiancheria, assi da stiro, carrelli portaspesa, scale e sgabelli (scarica qui il comunicato stampa). A vendere sono stati i fondi di Aksìa Group sgr e Alcedo sgr, che avevano acquisito la maggioranza di Gimi nel 2008, affiancando la famiglia Miola, che l’aveva fondata nel 1970,
Con sede a Monselice (Padova), Gimi conta circa 320 dipendenti e ha chiuso il 2015 con un fatturato di circa 80 milioni di euro, un ebitda di circa 13 milioni e un debito finanziario netto di 11 milioni .
Nel 2015 i 3.000 dipendenti della divisione Home and Cleaning Solutions hanno contribuito a generare oltre 800 milioni di euro di vendite.
Aksìa Group e Alcedo sono stati assistiti da R.W. Baird in qualità di advisor finanziario, dello Studio Chiomenti per l’assistenza legale, dallo Studio legale tributario Russo e De Rosa per l’assistenza tributaria e da PwC per la due diligence finanziaria.
A inizio giugno la società avega sottoscritto con il fondo SCPI Corum Convictions un accordo per la cessione dell’immobile di Monselice, in provincia di Padova, dove l’azienda svolge e continuerà a svolgere la sua produzione di articoli per la casa. L’immobile è stato valutato 23,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo immobiliare acquirente, quotato alla Borsa di Parigi , è gestito da Corum Asset Management ed è lo stesso che di recente ha recentemente ha sottoscritto un preliminare per l’acquisizione dal fondo Unicredit Immobiliare Uno gestito
“Lo spin-off della proprietà immobiliare, che rimane nella piena disponibilità dell’azienda, libera capacità finanziarie per investimenti nell’ulteriore sviluppo internazionale e nell’ampliamento della gamma prodotti”, aveva commentato l’amministratore delegato di Gimi, Claudio Rosso.
Sempre in quell’occasione Stefano Guidotti, amministratore delegato di Aksìa Group sgr, aveva detto che “l’operazione con il fondo francese ha fornito le risorse per rimborsare in anticipo sulla scadenza
naturale quanto residuava del finanziamento sottoscritto all’acquisizione ed è funzionale al
programma di valorizzazione del nostro asset”, in sostanza anticipando che i due fondi si stavano preparando alla vendita delle loro partecipazioni.