Aldo Chiarini è stato nominato consigliere delegato di Manutencoop Facility Management e Marco Canale (MP Venture) nuovo presidente del consiglio di gestione. Lo ha comunicato il gruppo lo scorso venerdì 7 ottobre, precisando che a Chiarini sono state attribuite le principali deleghe e poteri relativi alla gestione operativa di Manutencoop e a Canale i poteri previsti dalla legge, dallo statuto sociale e dai patti parasociali.
La nuove nomine sono avvenute nell’ambito del rinnovo del Consiglio di Gestione di Manutencoop previsto dall’accordo e dai patti parasociali sottoscritti lo scorso 19 luglio tra l’azionista di maggioranza Manutencoop Società Cooperativa e gli investitori finanziari (Private Equity Partners sgr, 21 Investimenti sgr, MPVenture sgr, Sviluppo Imprese Centro Italia sgr, NEIP II, IDeA Capital Funds sgr e Cooperare spa, Unipol Banca e Mediobanca), che in quell’occasione avevano siglato l’accordo per salire 33% del capitale del gruppo attivo nell’erogazione e nella gestione di servizi integrati rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria. Il trasferimento delle azioni è avvenuto proprio lo scorso 7 ottobre e gli accordi prevedono anche chegià a partire dal prossimo gennaio potranno essere avviate le iniziative finalizzate all’exit, attraverso la vendita o la quotazione in Borsa.
Il nuovo consiglio di gestione per il prossimo triennio è così composto: oltre che da Canale e Chiarini, anche da Marco Bulgarelli, Giuliano Di Bernardo, Rossella Fornasari, Carlo Frau, Folco Goggioli, Paolo Leonardelli, Marco Monis, Franco Carlo Papa, Pier Paolo Quaranta, Matteo Tamburini e Pietro Testoni.
Al 30 giugno il fatturato era di 471,5 milioni di euro (dai 480,6 milioni del 30 giugno 2015), mentre l’ebitda era salito a 51,4 milioni di euro (da 48,7 milioni) e l’utile netto era balzato addirittura a 13 milioni (+129% da 5,6 milioni), grazie principalmente ai minori oneri finanziari in conseguenza dei riacquisti di parte del prestito obbligazionario emesso nel 2013, portati avanti nel corso dei passati esercizi. Manutencoop aveva chiuso il 2015 con 955,7 milioni di euro di ricavi consolidati (da 974,3 milioni nel 2014) e un ebitda di 85,6 milioni (identico a quello del 2014).
L’indebitamento finanziario netto era sceso a 198,4 milioni a fine giugno (da 240,6 milioni a fine dicembre 2015) e, considerando il saldo dei crediti commerciali ceduti pro-soluto e non ancora incassati dal factor, l’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2016 si attesta a 216,7 milioni (da 242 milioni).
Intanto il bond a scadenza 2020 e cedola 8,5% di Manutencoop da 411,6 milioni quotato all’ExtraMot Pro ha continuato negli ultimi mesi il trend positivo e venerdì 7 ottobre ha chiuso a 97,48 centesimi.