Groupama am sgr ha lanciato nelle scorse settimane il nuovo Supply Chain Fund, il primo fondo di direct lending specializzato nell’acquisto di fatture, o più in generale in finanziamenti a breve termine a imprese, autorizzato da Banca d’Italia, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, raccolti tra investitori istituzionali. Il target di complessivo del fondo è invece di 200 milioni e la durata del veicolo è di 5 anni.
Già la dotazione iniziale equivale comunque a una capacità di finanziamento complessiva potenziale di circa 200 milioni su base annua a favore delle pmi, visto che l’importo iniziale, legato a una scadenza media delle fatture di circa 90 giorni, verrà reinvestito in media quattro volte nell’arco di un anno. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, a cui il direttore generale di Groupama am sgr, Alberico Potenza, ha rivelato che il fondo ha già chiuso la sua prima operazione di finanziamento.
Si tratta di un finanziamento a favore della Fonderia Tacconi, azienda umbra da oltre 40 anni sul mercato, che fattura circa 85 milioni di euro vendendo componenti per l’industria automotive ai principali player del settore (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’azienda aveva siglato un nuovo contratto per un ordine del valore di 40 milioni in 4 anni, per dare seguito al quale avrebbe dovuto investire in nuove linee di produzione. Un fatto, questo, che per la fonderia sarebbe stato un problema se avese dovuto antucipare tutto il capitale necessario, perché i primi incassi da quel contratto sarebbero arrivati solo dopo almeno sei mesi dal momento dell’inizio dei lavori, considerando che i lavori sarebbero durati sei mesi e che la prima fattura sarebbe stata incassata dopo circa 90 giorni dall’emissione che sarebbe avvenuta a fine lavori.
L’azienda aveva quindi necessità di essere finanziata prima dell’inizio dei lavori per la costruzione della nuova linea. Così con il fondo ha trovato un accordo tale per cui il veicolo ha anticipato il 10-15% del valore del contratto con una linea revolving a 18 mesi e si è impegnato a comprare le fatture man mano che verranno emesse dall’azienda, per un totale di 24 milioni di fatturato ceduto, così da legare i tempi di rimborso del debito all’andamento del business.
A breve è prevista la firma di un accordo con un’altra azienda per altri 20-30 milioni di euro di fatturato ceduto e in prospettiva ci sono accordi con aziende capofiliera, strutturati come reverse factoring, adottando quindi l’approccio del credito di filiera.
Il tutto sarà reso possibile da una piattaforma digitale sviluppata da Fifty Finance Beyond, società nata dalla partnership di Groupama am sgr con Tesi Square spa e controllata da altri soci. Tesi, società con sede a Bra (Cuneo) fornitrice di soluzioni ICT per le aziende, è a sua volta un emittente di minibond (ne ha lanciato uno da 2 milioni nel settembre 2014).
Senza tecnologia adeguata, infatti, sarebbe inimmaginabile gestire il monte di fatture legato al solo contratto con Fonderia Tacconi. Stiamo parlando di almeno 80 fatture al mese per 4 anni, quindi di 960 fatture all’anno. La tecnologia consiste in una piattaforma informatica digitale avanzata in grado sia di acquisire i documenti in modalità multicanale, sia di integrarsi all’ERP delle aziende, con la gestione dell’intero processo di finanziamento dei crediti commerciali, in maniera trasparente e senza incorrere in lunghi iter autorizzativi o procedure complesse.