La prima operazione è l’investimento in Zushi Japanese Restaurants, catena italiana di ristoranti di cucina giapponese basata sull’alta qualità e sul design, annunciata ieri (si veda qui il comunicato stampa) e anticipata a fine novembre da MF Milano Finanza (si veda altro articolo di BeBeez)
L’operazione, del valore di alcune decine di milioni, è stata realizzata attraverso la newco Investinfood spa, che ha rilevato il 55% di Zushi Italia spa. Il fondatore Cristiano Gaifa rimarrà come ceo e azionista al 35% e manterrà la gestione, mentre Paolo Colonna e Valeria Lattuada supporteranno lo sviluppo di Zushi con un piano industriale che prevede l’apertura di una trentina di nuovi ristoranti a gestione diretta in Italia e anche all’estero (Germania, Austria, Svizzera, oltre che a Miami) nei prossimi 4-5 anni per un investimento complessivo di circa 20 milioni. Tra i nuovi azionisti è entrato con il 10% anche DVR Capital tramite il proprio veicolo d’investimento DVR-Z.
Secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, del club deal organizzato da Colonna e Lattuada tramite Investinfood fanno parte investitori del calibro di Giovanni Gorno Tempini (presidente di Fiera Milano ed ex manager di Cdp e Mittel ), Carlo Micheli (Genextra) e i fratelli Gervasoni (proprietari dell’omonima azienda di arredo e design partecipata dallo stesso Colonna).
L’operazione è stata finanziata da Unicredit. Colonna e Lattuada sono stati assistiti da DVR Capital, dallo Studio Legale Dentons, dallo studio legale Gattai Minoli Agostinelli & Partners, da E&Y e dallo studio Maisto e Associati. Cristiano Gaifa è stato assistito dallo Studio Legale Gatti Pavesi Bianchi e dallo Studio Bonamini & Partners.
Fondata 10 anni fa a Verona, la catena Zushi ha chiuso il 2016 con un fatturato complessivo di circa 24 milioni di euro e un ebitda di 4,8 milioni e oggi conta 10 ristoranti a gestione diretta e 11 in franchising, dislocati nelle principali città italiane, caratterizzati dall’alta qualità del cibo e gli arredamenti di design.
Paolo Colonna e Valeria Lattuada ora puntano a replicare il modello su ulteriori eccellenze italiane nel settore della meccanica e nei prodotti e servizi legati al modo della moda e del lusso. La strategia di investimento è focalizzata sull’acquisizione di quote di maggioranza di aziende in salute, con buone prospettive di crescita e con un ebitda compreso tra 5 e 12 milioni di euro.
Per Colonna si tratta di una nuova fase della sua avventura di investitore in prima persona. La precedente iniziativa, ormai già rodata, è quella di Italian Design Brands, il polo dell’arredamento di design lanciato insieme a Private Equity Partners spa (di Fabio Sattin e Giovanni Campolo) e ad altri nomi blasonati della finanza per consolidare il settore dell’arredamento italiano di design, e che ha già coinvolto Gervasoni e Meridiani,